Silvio Berlusconi e i Cinque Stelle

‘L’azione del Governo nazionale è confusa e contraddittoria, ci sono provvedimenti dannosi sia per le aziende sia per i lavoratori’, dice  Silvio Berlusconi.

Poi l’attacco al ministro del Lavoro Luigi Di Maio: ‘Per guidare il Paese bisogna saper affrontare i problemi con sobrietà. I programmi dei Cinque Stelle  sono fatti per aprire una voragine nei conti che si potrà colmare solo a colpi di nuove tasse. Una  ricetta che l’Italia non può assolutamente permettersi. E il decreto  Dignità è la dimostrazione che Di Maio non conosce nulla del mondo  del lavoro’.

 Altra follia,  Berlusconi considera la chiusura festiva dei negozi: ‘Altra misura dirigista: io comprendo si possa auspicare che vi sia un’organizzazione degli orari e dei giorni di apertura dei negozi per garantire il diritto al giusto riposo e per non disunire le famiglie. Ma questi obiettivi non vanno realizzati con un provvedimento che limita la libertà di tutti e che rende molto più difficile per cittadini e turisti l’accesso alle attività commerciali. Oltre tutto, in un momento nel quale la domanda interna stenta a decollare, deprimere i consumi non mi sembra un buon modo per far ripartire l’economia.

I Cinque Stelle si dipingono come un movimento apolitico, ma in realtà hanno raccolto tutti i peggiori cascami delle ideologie di sinistra, dalla cultura anti-industriale all’invidia sociale al giustizialismo e all’indifferenza per le libertà del cittadino. Il blocco delle grandi opere, la ventilata chiusura dell’Ilva, i provvedimenti contro la flessibilità dell’impiego, la misura assistenziale del reddito di cittadinanza sono solo i primi esempi: un nuovo disastroso ’68 che con cinquant’anni di ritardo si sta abbattendo sul nostro paese’.

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