Premetto che il nome degli al-Shabaab, tornato alla ribalta con il rapimento della volontaria italiana Silvia Romano,  sono un gruppo jihadista  nella lista delle organizzazioni terroristiche degli Usa e che nel 2012 hanno giurato fedeltà ad al-Qaeda. Sono stati protagonisti e firmatari di sanguinosi attentati, tra cui quello al centro commerciale Westgate a Nairobi che nel settembre del 2013 costò la vita a 67 persone ed autori di altre stragi, di cui una a Mogadiscio.  Sono definiti come la peste del Corno d’Africa in quanto identificati come uno dei più violenti gruppi di guerriglieri somali, gli al-Shabaab, in italiano “i giovani”, movimento di resistenza popolare nella terra delle due migrazioni. La loro nascita è dovuta ad uno scopo preciso: quello di rovesciare il governo di Mogadiscio, utilizzando regolarmente attentatori suicidi contro il governo, i militari ed i civili. Al-Shabaab fa leva sulla sua relazione con al Qaeda per attrarre combattenti stranieri, i cosiddetti foreign fighters e donazioni in denaro dai sostenitori della cellula jihadista. Impongono una stretta osservanza della Sharia Law o comunemente conosciuta come legge di Maometto.

Ritornando alle testate ‘sovraniste’  Sallusti sul Giornale, anche qui, come commentato dalla testata sinistrorsa,  ‘in un mare magnum di qualunquismo populista’. trova un grave problema il fatto  che Silvia sia tornata a casa indossando lo jilbab, l’abito delle donne somale. È come se un internato in un campo di concentramento tedesco fosse tornato a casa, ricevuto con tutti gli onori dal suo presidente del Consiglio, indossando orgogliosamente la divisa dell’esercito nazista”. La triste realtà è data dal fatto che una ragazza italiana prigioniera per oltre 500 giorni sia diventata esclusivamente una questione di bandiere politiche. Questo sancisce che il pensiero libero è stato catturato,   incarcerato e politicamente colorato.
‘È chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
È muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com’è profondo il mare
Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l’oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare’, cantava anni fa il grandissimo Lucio Dalla…
Cocis