Vittorio Sgarbi sarà candidato in Sicilia alla Presidenza della Regione Siciliana alle elezioni del 5 novembre prossimo. Lo storico e critico d’arte, fondatore del movimento ‘Rinascimento’, il cui ‘manifesto’ è l’omonimo libro, scritto a quattro mani con l’economista Giulio Tremonti, da ieri nelle librerie (edizioni Baldini & Castoldi), presenterà proprie liste con il simbolo di ‘Rinascimento’ in tutti i collegi. Credo che la Sicilia, aggiunge Sgarbi, sia nel mi destino. Lo faccio come atto d’amore verso una regione simbolo della bellezza italiana, per una Sicilia libera dai pregiudizi e dai luoghi comuni. E per restituirle la dignità di terra degli Dei. Basta con l’esaltazione della mafia per perpetuare l’antimafia dei privilegi e degli affari, umiliando l’isola e i suoi abitanti: è ora di finirla con quanti, pur di dare un senso alle loro funzioni, chiamano tutto mafia. La Sicilia va rispettata come ogni altra Regione: merita attenzione, amore, intelligenza, cultura. E non vecchi e nuovi barbari. L’Isola vuole gli Dei.
Sgarbi precisa: ‘Per le questioni pratiche informo che, valutando da mesi questo progetto, sono residente a Calascibetta e mi appoggio per le operazioni di rito e sul territorio al Movimento ‘Moderati in rivoluzione’. Sgarbi lancia un messaggio all’ex Presidente della Regione Siciliana Totò Cuffaro: ‘Egli ha subìto un processo ingiusto, in nome di un’antimafia che si è fatta controparte politica. Un processo che non ha colpito solo un uomo, ma ha criminalizzato la Sicilia intera. Ritengo che Cuffaro sia stato un buon presidente, non a caso votato dalla stragrande maggioranza dei siciliani. Oggi la mia candidatura riparte dalla sua vicenda umana e politica per ribadire che è possibile un progetto di riscatto culturale in nome della verità e contro ogni impostura, giudiziaria e politica. Non chiedo contropartite a Cuffaro, cui do il mio sostegno morale in nome di Marco Pannella e di chi ha combattuto e combatte per la giustizia giusta’.