Sicilia: finanziaria all’Ars, manovra da 2,1 miliardi

Due miliardi e 161 milioni di euro. E’ il valore della finanziaria varata dal governo Musumeci e trasmessa agli uffici dell’Ars. Il ddl di stabilità, composto da 72 articoli, dovrà essere approvato da Sala d’Ercole entro il 28 febbraio, termine ultimo indicato dall’accordo siglato con Roma per la spalmatura del disavanzo della Regione da 1,7 miliardi. Il testo è all’esame degli Uffici di presidenza per poi essere inviato alle Commissioni di merito.

“Si potrà realizzare una riqualificazione strutturale con interventi orientati verso la razionalizzazione e la riduzione delle uscite correnti – si legge nella relazione al ddl -nonché un incremento degli investimenti nel solco delle misure già intraprese dal governo Musumeci”. Il piano, si legge ancora, “essendo correlato al bilancio di previsione per i profili finanziari delinea le azioni da porre in essere per il medesimo triennio e in maniera più programmatica descrive gli interventi per i periodi successivi. In quest’ottica, il piano dovrà essere aggiornato annualmente, al fine di individuare le attività necessarie in relazione ai successivi esercizi finanziari, in un’ottica sempre di triennalità, tenendo conto anche delle risultanze degli effetti che si sono registrati in virtù delle misure di contenimento adottate nell’anno precedente. Su tali misure annuali verrà effettuato un confronto con il governo statale ai fini della verifica del rispetto puntuale delle previsioni dell’accordo. Non si tratta del più favorevole accordo possibile – conclude – ma è quello che contiene le condizioni migliori che si sono potute ottenere dal serrato negoziato a fronte delle rigorose richieste del governo statale”.

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