Si chiama Dantes l’ultima provocazione dell’artista Hypnos

E’ una moneta ideata per rappresentare un Italia nuova libera dallo strapotere delle banche. Il Dantes rappresenta l’uomo italiaco capace di ideare e realizzare da solo nuovi stili di vita scevro dalle logiche globalizzate e da lobby bancarie che uccidono e depredano gli stati ,doma le banche come un domatore doma le fiere.L’ideatore della moneta il ‘Dantes’ in una nota afferma che: ‘Sogno di creare con il Dantes scenari alternativi, ad un sistema socio-economico che scientificamente produce povertà ed emarginazione sociale, con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità della vita in termini di giustizia, solidarietà ed equità economica.

Il Dantes potrebbe essere , uno strumento di intervento sul territorio, inteso come patrimonio collettivo e inalienabile, capace di favorire la nascita di una rete solidale, di valenza sociale ed economica, nell’ambito della quale sia possibile effettuare scambi circolari agiti fuori dalle abituali logiche economico-finanziare speculative, quelle cioè attualmente operanti nel nostro paese, così come in tutto il resto del mondo. La sostituzione della moneta sporca ‘Euro ‘(debito del portatore e proprietà della banca) con quella pulita ll ‘Dante’ (proprietà del portatore e debito della banca), andra’ fatta gradualmente con la doppia circolazione.

Quando la moneta era d’oro (o di altra merce) sistema monetario era pulito. I popoli potevano vivere in serenità tempi di benessere perché il potere d’acquisto conferito per pura con-venzione ai simboli, duplicava la ricchezza senza duplicare il debito. Infatti la somma delle unità di misura monetarie incorpora una quantità di valore pari a quello di tutti i beni reali misurati o misurabili nel valore perché il potere d’acquisto ha un valore commisurato a quello dei beni che si possono acquistare. Ecco perché la moneta duplica il valore dei beni reali cioè la ricchezza della collettività. Il valore duplicato può avere o il segno positivo della proprietà (oro) o il segno negativo del debito.Con l’avvento della moneta nominale (1694 data di costituzione della Banca d’Inghilterra e dell’emissione della sterlina) il sistema monetario è stato avvelenato dal debito non dovuto. Prima, chi trovava una pepita d’oro se ne appropriava senza indebitarsi verso la miniera; moneta1con la moneta nominale, al posto della miniera c’è la banca centrale, al posto della pepita un pezzo di carta, al posto della proprietà il debito perché la banca emette moneta solo prestandola. In tal modo i popoli sono stati trasformati inconsapevolmente da proprietari in debitori del proprio denaro nella più grande truffa di tutti i tempi, passata inosservata perché basata sul principio della riserva.La moneta nominale è stata infatti concepita come titolo di credito rappresentativo della riserva sicché la banca centrale poteva affermare di essere proprietaria della moneta in quanto proprietaria della riserva. All’origine il portatore poteva presentare la banconota all’incasso e convertirla in oro.Col divieto della convertibilità la moneta, pur rimanendo vera moneta, diventava falsa cambiale. Il governatore, debitore apparente, diventava creditore reale, in quanto emetteva la moneta solo prestandola, ed il portatore, creditore apparente, diventa il vero debitore, come tale, proprietario provvisorio della moneta per la durata del prestito insindacabilmente concesso per quantitativi e tempi, dal vero padrone: il governatore.Il monopolio bancario ha trasformato i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro, perché si è mascherata sotto la parvenza del valore creditizio, basato sulla riserva (con la formula ‘pagabile a vista al portatore’) il valore indotto basato sulla convenzione sociale.

In tal modo la moneta è stata trasformata in una fattispecie analoga al francobollo di antiquariato che ha valore per convenzione e senza riserva. La risultante di questa strategia è stata la sistematica trasformazione delle banche centrali da debitrici in proprietarie per un valore pari a tutto il denaro emesso sotto forma di false cambiali.Abolita la convertibilità con l’avvento del c.d. corso forzoso, e successivamente eliminata la stessa riserva, con la fine degli Accordi di Bretton Woods (15 agosto 1971), il compenso dovuto alla banca centrale, andava commisurato essenzialmente a quello dovuto ad una tipografia; mentre la banca si è appropriata, senza contropartita, della differenza tra costo tipografico (o scritturale) e valore nominale (creato dalla convenzione sociale), duplicata peraltro dalla emissione attuata prestando il dovuto, come lucro illecito di una truffa’. Stiamo studiando conclude Hypnos (Gilberto Di Benedetto’, con un noto imprenditore una moneta elettronica garantita’ da monete d’oro valutate non al cambio ma alle aste d’arte. Ricreeremo in questo modo una moneta solida e credibile.

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