Nell'immagine divulgata da Medici senza Frontiere i soccorsi ai migranti dopo il naufragio avvenuto davanti le coste libiche, 05 agosto 2015. L'ennesima strage di migranti avviene ad un passo dalla Libia, con il mare calmo e la visibilità perfetta: il barcone con cui stavano tentando di raggiungere l'Italia si è rovesciato quando le centinaia di disperati che vi erano ammassati hanno visto le imbarcazioni di soccorso. Il bilancio ufficiale al momento parla di 400 persone salvate e 25 cadaveri recuperati, ma è molto probabile che in fondo al mare vi siano almeno altre centinaia di corpi. ANSA/MEDICI SENZA FRONTIERE/MARTA SOSZYNSK/MSF +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

Si capovolge barcone al largo della Libia, 25 morti

Sono stati tutti recuperati i migranti che erano a bordo di un barcone soccorso nella mattinata a 30 miglia dalle coste libiche, una quindicina di miglia più a nord del punto in cui ieri si è capovolto un peschereccio con circa 600 persone. I 381 migranti, tra cui 55 donne e 26 bambini, provenienti da Siria, Bangladesh e area sub sahariana, sono stati recuperati da nave Fiorillo della Guardia Costiera, che si trovava in zona per le ricerche dei dispersi del naufragio di ieri. Il barcone su cui viaggiavano i migranti è affondato al termine delle operazioni di soccorso. Sono ancora in corso le ricerche al largo della Libia dove ieri si è capovolto un altro barcone con a bordo centinaia di migranti. Le imbarcazioni di soccorso, coordinate dalla centrale operativa della Guardia Costiera, stanno continuando a perlustrare la zona nella speranza di individuare i dispersi, ma al momento non è stato recuperato nessuno. Il bilancio, ancora provvisorio, è dunque di 373 migranti salvati e 25 cadaveri recuperati. Sul barcone, stando ai racconti dei migranti, c’erano circa 600 persone. L’allarme era arrivato alla centrale operativa della Guardia Costiera di Roma nella tarda mattinata da Catania, che a sua volta aveva ricevuto una segnalazione con una chiamata satellitare nella quale si sosteneva che un motopeschereccio in ferro, con a bordo diverse centinaia di persone, era in difficoltà. Nella zona sono state immediatamente dirottate dalla Guardia Costiera la Dignity One, una nave di Medici senza frontiere, e la Le Niamh, una nave della Marina militare irlandese. Quest’ultima è stata la prima ad arrivare e, a circa un miglio di distanza dal peschereccio, ha calato due rescue boat per andare a soccorrere i migranti. A quel punto dalla nave irlandese hanno visto il barcone capovolgersi: l’ipotesi più probabile è che i migranti si siano spostati tutti nella direzione delle barche di soccorso, provocando così il ribaltamento.

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