Il direttore responsabile Andrea Viscardi

Si abbatte la scure di S&P sull’Eurozona

di Andrea Viscardi

Per l’Italia arriva il declassamento del debito e la bocciatura con BBB+ , come la Colombia. La Francia perde la tripla A in uno all’Austria. Spagna e Portogallo scese alla tripla B, salve solo Germania e Belgio. Per il Presidente Monti è un attacco ingiustificato all’Europa senza precedenti che favorisce la fuga degli investitori americani. Ma questa situazione, riferisce il Premier, aumenta ancora di più la determinazione nel procedere rapidamente sulla strada delle riforme. La decisione di S&P rappresenta in sintesi una sonora bocciatura delle politiche messe in atto nel loro insieme dai leader europei, per fronteggiare la crisi del debito. Il concetto è chiaro:le politiche messe in atto dai responsabili politici europei non vengono considerate sufficienti a contrastare l’attuale situazione di crisi in atto nell’Eurozona. L’agenzia non concorda con la linea del solo rigore di bilancio e di aumento indiscriminato della tassazione perchè è controproducente e non favoriscono la crescita economica, diminuisce i consumi fa precipitare la competitività dell’Eurozona. Ed è esattamente quello che sta accadendo in Italia dove fino ad oggi, benchè il nostro Premier sostenga di essere sulla buona strada, non si è fatto nulla per sostenere la crescita e rilanciare così l’economia del Paese. Non occorreva tanta intellighenzia per effettuare tagli indiscriminati alla spesa pubblica, aumentare il carico fiscale, creare terrore tra i contribuenti con l’incubo della guardia di finanza dietro all’uscio di casa, o le paparazzate di Cortina e Piombino. Ma le cosiddette rendite di posizione sono state toccate? I privilegi di casta non sono stati nemmeno sfiorati. Gli unici a pagare sono sempre gli stessi. E nei confronti delle banche che sono le maggiori responsabili di questa situazione di estrema gravità in cui il nostro Paese versa, quali provvedimenti sono stati adottati? Si è chiesto il Professor Monti dove finiscono le centinaia di miliardi di euro che ogni anno vengono sottratte al fisco? Sotto al mattone!Questa è l’unica risposta plausibile o altrimenti si deve pensare che le banche le accolgono a braccia aperte e quindi falsificano i loro bilanci per proteggere i loro clienti evasori. Sarà questi l’unico motivo per cui non si è mai messo mano seriamente ad un’organica riforma del fisco? E le banche di  questi miliardi di euro evasi che uso ne fanno? Come e dove li impiegano?E a vantaggio di chi? A queste domande la gente comune vorrebbe una volte per tutte una risposta, ma temo che non ci sarà. A questo punto dobbiamo sperare che il Governo dei Professori metta mano alle riforme attraverso una serie di liberalizzazioni, non selvagge ma graduali, a privatizzare servizi pubblici che per lo stato è diventato troppo oneroso gestirli, a dismettere gli immobili facendo attenzione che non finiscano per pochi spiccioli nelle mani dei soliti noti. Inoltre non deve dimenticare il Governo di tagliare i finanziamenti alle grandi aziende che hanno come obbiettivo la socializzazione delle perdite e la privatizzazione dei profitti. Una riforma seria dell’architettura dello Stato attraverso una rivisitazione della carta costituzionale in cui si ridefiniscono i confini tra i gli organi costituzionali, visto che oggi gli sconfinamenti con contestuale indebita appropriazione sono molti ed irresponsabili. Sarà possibile attuare seriamente tutto questo? Me lo auguro ma non ci credo.

 

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