Serie B: l’Avellino torna a stupire e a volare

Dopo la brutta battuta d’arresto di Siena, accentuata da un punteggio bugiardo, i Lupi sono tornati a stupire. E lo hanno fatto in maniera perentoria e indiscutibile, mettendo sotto il malcapitato Carpi. Un match addirittura già chiuso (un vero record!) dopo soli cinque minuti. L’uno-due di Galabinov e D’Angelo ha tolto immediatamente ogni dubbio sulla voglia di riscatto e sulla forza morale, agonistica e tecnico-tattica della squadra di Rastelli, indirizzando la sfida con gli Emiliani lungo i binari di una superiorità dei Lupi quasi irrisoria.
L’Avellino, nuovamente imperniato su un centrocampo di operai e lottatori, ha saputo palesare nuovamente la sua “vis pugnandi”, la grande umiltà e forza d’animo collettiva che si stanno rivelando le armi vincenti del team biancoverde. L’approccio alla gara, la costanza e la decisione mentale dei padroni di casa hanno da subito annichilito gli avversari, che non ci hanno letteralmente capito piu’ niente.
Gli artefici di questa grande vittoria sono stati praticamente tutti i Biancoverdi scesi in campo. Ma i vari Arini, D’Angelo, Galabinov e Castaldo sono stati i maggiori protagonisti della netta vittoria. In particolare L’attaccante bulgaro ha dato finalmente un saggio anche delle sue doti tecniche, che a giudicare dal gol, che dopo 45 secondi ha sbloccato la gara, sono potenzialmente notevoli. La prima punta biancoverde promette, eccome, di poter dire la sua in termini di contributo sostanziale alla finalizzazione dell’azione offensiva avellinese. Del resto, il possente centravanti ex Gubbio può avvalersi dei notevoli spazi che gli crea il suo compagno di reparto, Gigi Castaldo. Che contro il Carpi è stato per l’ennesima volta il grande valore aggiunto dell’Avellino: notevole capacità di palleggio e dribbling, e tantissima tecnica e sagacia tattica, e sebbene gli sia mancato il gol, Gigi si è mostrato il catalizzatore di tutte le piu’ importanti azioni offensive dei Biancoverdi. E i due cagnacci a centrocampo, ne vogliamo parlare? D’Angelo, il guerriero di Ascea, è l’anima storica dei Lupi, e adesso che, con i suoi intelligenti inserimenti, sta prendendo confidenza anche con il gol, potrà rivelarsi importantissimo anche in fase di finalizzazione. E per il compagno di reparto, Mariano Arini, ha parlato proprio mister Rastelli, che ha apertamente detto che adesso fa molta, ma molta fatica a fare a meno del dinamicissimo e volitivo centrocampista napoletano. Di cui, guarda caso, a Siena, sette giorni prima, si era sentita molto la mancanza.
Ma francamente, la bellissima vittoria dell’Avellino contro il Carpi ha artefici in tutti i suoi calciatori, e si farebbe un torto, se non li citassimo, ai vari Zappacosta (ormai non piu’ una novità), Bittante, Izzo, Schiavon ma anche Peccarisi, che contro gli Emiliani ha messo in campo tutto il suo consumato mestiere, dando grande sicurezza al reparto arretrato biancoverde.
La vittoria contro gli uomini di Vecchi è stata la quinta su sei gare al Partenio-Lombardi, dove i Lupi hanno messo insieme addirittura 16 punti su 18 a disposizione. Indubbiamente, un ruolino di marcia nella gare casalinghe da squadra di vertice. Se i ragazzi di Rastelli iniziassero a dare continuità di risultati positivi anche lontano da Avellino, i tifosi biancoverdi veramente sarebbero autorizzati a sognare. Ed il traguardo della salvezza tranquilla potrebbe anche diventare, automaticamente, soltanto il primo traguardo. In termini temporali, si intende.

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