Serie B: l’Avellino sogna un campionato da protagonista

Mutuando il titolo di un famoso film di Elio Petri del 1971, si può tranquillamente titolare la vittoria dei Lupi contro il Bari, prendendo a prestito il celebre “La classe operaia va in paradiso”. Anche sul pesantissimo terreno di gioco del Partenio-Lombardi, in occasione di questo match contro il giovane e vigoroso Bari di Alberti, gli uomini di mister Rastelli hanno tirato fuori una prova maiuscola, tutto cuore, grinta e capacità di sofferenza. Un gioco umile, votato all’attesa ed al contenimento delle proposte offensive avversarie, che ha nuovamente pagato. E’ bastato un gol di capitan D’Angelo (guarda caso, proprio l’emblema storico di questa squadra), ad inizio ripresa, per consentire ai Lupi di portare a casa altri tre preziosissimi punti. Ora l’Avellino, dopo otto turni, è da sola al terzo posto in classifica a tre lunghezze dalla sorprendente capolista Lanciano e a due dall’Empoli di Sarri.
Rastelli nella settimana di preparazione a questa gara aveva predicato molto realismo ed umiltà. Aveva saputo inculcare, sagacemente, le giuste motivazioni ad un gruppo, che dopo la brillante e convincentissima vittoria contro l’Empoli, poteva correre il fondato rischio di “imborghesirsi” un pò. Invece D’Angelo e soci, sono ragazzi seri, che, venendo dalle categorie inferiori, sanno cosa vuol dire la fame e la fatica. E tutto possono fare, tranne che montarsi la testa. E la partita odierna contro i Galletti ha restituito un undici biancoverde che ha disputato tutta la gara con il coltello fra i denti, lottando su ogni palla e sacrificandosi come sempre, prima in un incredibile e produttivo lavoro di contenimento (con un 3-5-2, che in fase di non possesso portava sistematicamente i soliti otto uomini dietro alla linea della palla) e di controllo delle iniziative degli avversari, e poi in ficcanti iniziative di rapide ripartenze che hanno creato notevoli grattacapi alla retroguardia barese. E ancora una volta, non solo l’ottimo e ormai collaudato assetto tattico di mister Rastelli si dimostrato assai efficace, ma anche la “vis pugnandi”, l’impeto e la mentalità guerriera dei suoi ragazzi hanno contribuito in maniera determinante a far avere ragione di un undici avversario, che evidentemente non è riuscito a rivaleggiare a dovere con i Lupi in termini di determinazione e di volitività.
Se dopo quest’altro, meritato, successo, la squadra biancoverde sembra davvero avviata a recitare un ruolo molto importante in questo campionato cadetto, molti motivi sono da ricercare giusto in una spiccata capacità collettiva di sofferenza sia fisica che mentale dei ragazzi di mister Rastelli. Che, ci pare del tutto oggettivo, unitamente al suo validissimo staff tecnico, sta portando avanti un lavoro straordinariamente positivo e produttivo. La coesione, lo spirito di gruppo hanno cementato uno spogliatoio che può essere davvero il caposaldo di aspettative e traguardi non piu’ impossibili.

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