Serie B: anche i ricchi piangono

Il campionato di serie B non guarda in faccia a nessuno: umilia i potenti e esalta gli umili. Basta scorrere la classifica per accorgersene: il Palermo, già con un piede e mezzo in A secondo gli addetti ai lavori, arranca al settimo posto, mentre le altre nobili decadute, come Brescia e Reggina, agonizzano nei bassifondi della graduatoria. Il Palermo ha già cambiato allenatore, ma questa non è una novità Almeno per Zamparini. Sorprende  e a tratti indispettisce la presunzione con la quale  i rosanero sono scesi in campo in certe partite. Male anche la Reggina di Atzori ormai sulla graticola. I calabresi occupano la terzultima posizione e hanno appena perso il derby contro il Crotone: una tragedia calcistica  da quelle parti. Tragicomico l’avvio di campionato del Brescia.  Dalle parti del Rigamonti sognavano la promozione e si sono ritrovati una troupe di Chi l’ha visto  in casa. complice la sparizione del tecnico Marco Giampaolo, eclissatosi all’improvviso,  senza avvertire la società. Al suo posto è stato  chiamato il “rieccolo” Maifredi.  E’ durato una partita:  giusto il tempo di una sconfitta. Poi Corioni ha affidato l’incarico a Bergodi che ha esordito con un pareggio. Dopo questo inizio movimentato il Brescia occupa un modesto 15° posto. Si chiama giustizia sportiva il problema che affligge il Siena. La sua mannaia ha già inflitto 5 punti di penalizzazione in due mesi. Pertanto, anche  se Beretta dispone di  giocatori del calibro di D’Agostino e Rosina, riemergere dalla palude  della metà classifica diventa davvero molto complicato. Peggio di tutti ha fatto il Padova, ultimo in classifica, nonostante la campagna acquisti importante.  Un disastro espresso da un  ruolino di marcia imbarazzante: 6 sconfitte, 1 pareggio e una sola vittoria. Se le grandi del campionato piangono, le piccole ridono.  Su tutte il Lanciano, capolista indiscussa. La squadra di Baroni ha un valore complessivo di mercato 5 volte inferiore al Palermo. Per intenderci, Abel Hernandez vale .da solo, la metà della Virtus Lanciano.  Ma nel calcio, come nella vita , i soldi non sono tutto. Contano altri fattori, come l’organizzazione, l’affiatamento e l’unione del gruppo. Qualità che non mancano agli abruzzesi che  hanno infatti 7 punti in più dei siciliani. L’altra sorpresa di inizio stagione è l’Avellino che occupa il terzo posto in classifica. Non segna molto, è vero,  appena 8 gol, ma subisce anche poco: 5 gol in 8 partite. Merito anche di  Rastelli,  allenatore- ingegnere che  ha eretto una diga a centrocampo e un muro a protezione del portiere Terracciano. Convincente anche l’avvio del Trapani, l’altra matricola terribile del campionato.  Il bomber Mancosu, già 5 reti all’attivo, sta trascinando gli amaranto di Sicilia lontano dalla zona calda. I suoi gol possono avvicinare la squadra di Boscaglia alla zona play-off, distante appena 3 punti. Dopo otto partite  il campionato di Serie B ha sbugiardato tutti i pronostici della vigilia. E questa ormai è diventata una costante negli ultimi anni. Insomma, chi ha la promozione in tasca in estate, finisce per soffrire tantissimo nel corso della stagione.  Fanno scuola le disavventure della Sampdoria e del Torino nel recente passato. Giusto così. In estate si gettano le basi per la promozione, ma  la Serie A  va conquistata sul campo. Partita dopo partita.

 

Mariano  Messinese

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