Senato aumenta i prezzi del menù. Restano privilegi e sconti

Pasti più cari ma con lo sconto del 30% per i senatori. Il menù del Senato si allinea ai prezzi di un mercato medio-alto ma la casta non pagherà il prezzo pieno. I nuovi prezzi fissati dai Questori di palazzo Madama coprono una percentuale di poco superiore al 70% del costo del pasto. Questo significa che la parte restante è a carico del bilancio del Senato e quindi a pagare saranno sempre i cittadini contribuenti. A nulla, dunque, è valso il malcontento dell’opinione pubblica che ha identificato nei prezzi ‘popolari’ del ristorante di palazzo Madama uno dei più deprecabili privilegi della Casta. Il nuovo listino è variegato e stuzzicherà sicuramente il palato dei senatori “non taccagni”. Per un antipasto, che fino a oggi costava da1,5 a3 euro, chi siederà ai tavoli del ristorante dovrà sborsare dai 5 ai 10 euro. Stesso discorso anche per i primi: si andrà dai 6 euro circa per un piatto base fino a 21 euro per una pasta asciutta di fascia alta. Ritocchi anche per i secondi piatti: il listino salirà, a fronte di un costo massimo attuale di 5,50 euro circa a portata, a una forchetta compresa tra 10 e 24 euro per piatto. Rialzo ‘record’ perfino per i contorni, che passeranno dai 1,3 euro attuali, saliranno fino a 5 e 6 euro. Insomma, rincari anche del 1000 percento in vista dalla prossima settimana per i frequentatori di un ristorante che, sempre secondo i dati forniti da Angelo Maria Cicolani del Pdl, questore a palazzo Madama, ha servito lo scorso anno circa 20.000 pasti in tutto. Ma c’è già chi teme che questi leggeri rincari possano “ripercuotersi sull’afflusso al ristorante”. Se qualche senatore tentasse di fare il furbo e decidesse di rifugiare alla buvette, anch’essa una sorta di tavola calda caratterizzata da prezzi più che scontati, troverebbe una amara sorpresa. La scure si abbatterà anche sull’ultimo “paradiso culinario” di Palazzo Madama. Nei prossimi giorni sarà rivisto al rialzo anche il listino prezzi della buvette. “Per non creare sperequazioni”, come dice Cicolani, l’aumento dei prezzi colpirà anche la mensa riservata al personale di palazzo Madama.

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