Segreteria Pd e appoggio al governo

 

La segreteria del Pd, riunita ieri per la prima volta sotto la guida del reggente Maurizio Martina sull’appoggio ad un governo ha capito che  è stato intempestivo  mettersi sul mercato prima che esista un solo un abbozzo di incarico di governo.

Da sottolineare  che la base resta contraria ad accordi  con grillini o leghisti, senza considerare che esiste un  timore che siano i renziani a chiedere il famoso referendum tra gli iscritt che bloccherebbe gli  ingranaggi di un eventuale trattativa. Nel frattempo, si tratta all’interno sui capigruppo e all’esterno sulle presidenze delle Camere.

Ieri la delegazione dem formata da Martina e Lorenzo Guerini ha incontrato quella grilllina, ognuno è rimasto sulle proprie e non sono stati fatti né nomi né offerte. La sensazione dei dem è che possa davvero essere in ballo il nome di Roberto Fico per Montecitorio, per tenere buono Grillo e per evitare rotture con l’ala non neo-democristiana del partito. Ma non si esclude neppure che alla fine sia lo stesso Di Maio a scendere in pista.

Il Pd afferma che ‘se ci verrà presentata una soluzione già blindata dall’accordo Lega-Cinque Stelle non la voteremo’, ma  bisogna notare che, in ogni caso, i loro voti non sarebbero determinanti.

La partita interna non è semplice: i capigruppo hanno un ruolo chiave, anche perché saranno loro a rappresentare la linea dem sul Colle, durante le consultazioni. Ecco perché Renzi vorrebbe puntare su Lorenzo Guerini alla Camera e su Andrea Marcucci al Senato. Solo che, mentre su Guerini c’è ampia condivisione nel gruppo di Montecitorio, a Palazzo Madama i giochi sono tutt’altro che fatti: ‘Si rischia di andare alla conta sul nome di Marcucci, perché c’è una forte resistenza a dare due postazioni ai nomi voluti da Renzi’.

Per evitare logiche di ‘conta’  si potrebbe finire su un nome  di ‘mediazione’, come quello del franceschiniano Mirabelli, mentre Marcucci potrebbe diventare il candidato alla vicepresidenza del Senato. Alla Camera, per il ruolo di vicepresidente, sono in pista nomi di peso come quello del capogruppo uscente Ettore Rosato e quello dell’ex leader Ds Piero Fassino.

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