Il festival per la prima volta quest’anno affronta la guerra. Siamo nella Liberiadegli inizi del secolo, il momento cruciale in cui prese avvio la definitiva disintegrazione del continente nero. L’idea di Sean Penn, attore-regista di punta della Hollywood più impegnata, era sicuramente buona. In partenza The Last Face avrebbe potuto raccontare l’orrore, i conflitti, il caos e le barbare quotidiane uccisioni in terra d’Africa, in cui l’ieri è maledettamente simile all’oggi. Il cinema lo ha fatto spesso con i documentari, più raramente con la finzione (Beasts of No Nation di Cary Fukunaga, per esempio ) e se ne comprendono le ragioni. Il rischio infatti molto forte è dato dalla, più o meno volontaria, spettacolarizzazione della violenza.
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