SE QUESTO PROMETEO…

Il Teatro Vascello il 29 e 30 aprile alle ore 21 ospita PROMETEO?, regia e rappresentazione di Lorenzo Covello, artista poliedrico formatosi come acrobata e giocoliere nella Piccola Scuola di Circo a Milano.

Giove, osservando la Terra dall’alto dell’Olimpo, la vedeva spoglia, abitata da uomini e da animali che avevano paura di uscire dalle loro caverne.

Pensó che questa continua paura dovesse finire, e fece regalare loro quanto gli occorresse: zanne e artigli, ali per volare, fiuto, velocità nella corsa, forza.

L’uomo pauroso, che invece rimase nascosto, non ricevette nulla.

Prometeo, osservando tutto questo, non poté accettarlo, e pensò di dare loro il prezioso dono del fuoco, che li avrebbe resi padroni indiscussi della Terra.

Prometeo colui che sa prima di tutti.

La prima fase della vita dell’uomo avviene nella placenta, fatta di una sostanza liquida, nella quale ci formiamo e dove avvengono i primi movimenti. Tutto questo è ricreato sul palcoscenico da un’enorme installazione artistica e visiva, a forma ovoidale, che ricorda l’utero materno, attraverso l’uso suggestivo di giochi di luci e ombre, progettati sapientemente da Gabriele Gugliara e Lorenzo Covello. L’autore-protagonista non è ancora visibile sulla scena, ma ne vediamo i movimenti attraverso l’ombra proiettata sullo sfondo che crea degli effetti visivi, accompagnati dalla musica di Stefano Grasso.

Il performer si presenta come alla nascita, un embrione-uomo nudo sul palcoscenico. Qua inizia a prendere forma il pensiero, ciò che ci distingue dagli animali. L’artista, mentre poco a poco si veste, è seduto su una sedia ed effettua movimenti circolari in equilibrio su un supporto alla base. Mentre si ripara dalla nudità, diventa uomo: pensa, escogita.

Danza, equilibrio, pensiero, riflessione. L’uomo appena nato si scatena in un ballo primordiale a ritmo di suoni di tamburi.

Le scene di Jesse Gagliardi e Lorenzo Covello, cambiano quando la sedia passa in secondo piano, e il fuoco prende spazio. Prometeo decide di donarlo agli uomini. Quel fuoco che lui sapeva prima di tutti cosa avrebbe provocato. Vita, si, ma anche morte. Che cosa ha provocato, che cosa sta succedendo adesso nel mondo? Una visione molto attuale dell’artista, che torna con irrequietezza in quella placenta da cui proviene.

costumi Corinne Giugni e Valeria Mendez

assistente alla coreografia Agostina d’Alessandro

produzione PinDocla.

Valentina Nasso

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