Scuola. Profumo: “Addio graduatorie, ora solo concorsi”

Addio alle graduatorie e avanti con i concorsi per le assunzioni nel mondo della scuola di migliaia di giovani. Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, in una intervista a ‘Repubblica’ indica le linee della ‘nuova’ istruzione pubblica in Italia. “Io non sto facendo miracoli – spiega il responsabile dell’istruzione- sono solo riuscito a ripristinare il turnover dopo anni di blocco: tanti insegnanti vanno in pensione e tanti ne entrano. E ho riattivato un antico modo di reclutare personale che trovo modernissimo: il concorso”. Da adesso in avanti si avranno vincitori pari ai posti disponibili. Chi non “riuscirà a passare, ci riproverà in primavera e poi ogni due anni avrà un’occasione”. In questo modo non si creeranno più nuove graduatorie e si svuoteranno quelle esistenti. Ma prima bisogna ‘svuotare’ quella dei 163mila precari storici che hanno vinto i concorsi del 1990, 1994 e 1999 e ad oggi non hanno una cattedra. Profumo dice che sta cercando di metterci rimedio. “Devo anche dire che abbiamo fatto un accordo con l’Inps che ci permetterà di valutare chi fra quei 163mila iscritti alle vecchie graduatorie ha ancora bisogno di un posto di lavoro nella scuola”. Intanto, con l’inizio del nuovo anno scolastico, “ventunomila nuovi docenti entrano in classe fra tredici giorni, presi dalle graduatorie storiche. Altri ventiquattromila saranno insediati a settembre 2013, metà dalle graduatorie, metà dal nuovo concorso che stiamo organizzando. Altri diecimila insegnanti in primavera: metà assunti dalle graduatorie, metà con un bando”, spiega il ministro. E dalla primavera 2013, “ogni due anni ci sarà una nuova prova”. Ma sui concorsoni pubblici pesa la figuraccia fatta con i test di ammissione ai corsi di medicina e i pseudo brogli che hanno sempre accompagnato le prove pubbliche. Il ministro dell’istruzione avrebbe potuto fermarli, come conferma nell’intervista a ‘Repubblica’ ma questo avrebbe fatto perdere un altro anno e “fermato un ciclo virtuoso”. E promette che le prossime prove saranno inattaccabili. Insomma al metodo del test Profumo non vuole rinunciare. “Serve come setaccio, è necessario avere un numero di esaminandi non superiore a 60-70mila per preparare dei buoni orali e dei buoni scritti”. Le migliaia di giovani preparati e meritevoli si augurano che, per una volta, le parole di un ministro della repubblica siano confermate, nel tempo, dai fatti.

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