Students wear protective masks in their classroom at the former library at the Visconti High School during the Coronavirus Covid-19 pandemic emergency in Rome, Italy, 15 September 2020. ANSA/ANGELO CARCONI

Scuola: esami di maturità e di terza media, orali e in presenza

A scuola si tornerà in presenza facendo tesoro dell’esperienza maturata durante il periodo della didattica a distanza. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi rassicura studenti e famiglie: “l’obiettivo – dice – è il ritorno in presenza”.

E chiarisce anche che non c’è intenzione di allungare il calendario scolastico ma di far recuperare, individualmente, coloro che hanno accumulato gap di apprendimento. “In questo periodo – ribadisce il titolare del ministero di viale Trastevere – le scuole non sono mai state chiuse: bisognerà fare dei percorsi di sostegno ai singoli, non con tutti seduti al banco fino al 30 giugno ma percorsi individuali”. “Gli insegnanti sono presenti a scuola fino alla fine di giugno per tutte le attività. Siamo solo a marzo, c’è tutto il tempo di verificare la perdita degli apprendimenti, i docenti lo stanno già facendo”. Sul fronte dei congedi, la ministra della Famiglia Elena Bonetti fa sapere che il governo sta lavorando perché valgano per tutti i giorni in cui una scuola ricorrerà alla didattica a distanza. E Bianchi aggiunge di sperare che gli interventi arrivino “subito o quanto meno il prima possibile”. “Siamo in emergenza, bisogna far passare l’ondata di piena senza lasciare sole le famiglie”, sottolinea.

Il ministro Bianchi ha firmato e pubblicato le ordinanze riguardanti gli esami di maturità – che partiranno dal 16 giugno – e di terza media, che inizieranno la prima settimana di giugno. Entrambi saranno orali e in presenza. In Sardegna intanto da lunedì 8 marzo rientreranno con ogni probabilità a scuola il 100% degli alunni, anche alle superiori. “Le scuole della Sardegna non possono più aspettare: è arrivato il momento di avviare senza più alcun indugio il piano di vaccinazione, garantendo così la sicurezza e la serenità dei nostri ragazzi e, per il loro tramite della regione intera”, chiedono i presidi in una lettera al governatore Solinas. La Uil scuola però fa notare che anche nelle Regioni nelle quali sono iniziate le prenotazioni e la somministrazione del vaccino per il personale docente e Ata, nella gran parte dei casi tutto ciò avviene in orario di servizio e per il personale non è stato al momento previsto un permesso speciale che consenta di essere giustificati dall’assenza per il tempo necessario.

“Una situazione inammissibile: da un lato la vaccinazione anti Covid, che rientra a pieno nei motivi di sicurezza sul lavoro e rappresenta per il personale della scuola uno strumento di protezione, per sé e per gli altri; dall’altro la mancanza di un riferimento normativo per potervi accedere”, mette in evidenza Giuseppe D’Aprile, segretario nazionale della Uil Scuola. E con l’estensione della Dad in numerosi comuni, incertezza e rabbia serpeggiano tra i genitori, studenti, comitati e associazioni.

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