Al via gli esami di maturita' con la prima prova di italiano, 19 giugno 2013 a Napoli. ANSA/CESARE ABBATE

Scuola: 58.348 posti tra prof, presidi e personale Ata

Il Cdm ha dato il via libera definitivo a nuove assunzioni nella scuola. Si tratta di 58.348 posti tra prof, presidi e personale Ata. Secondo quanto si apprende si tratta di quasi 52.000 insegnanti, oltre 6.200 unità di personale Ata e 259 presidi. Nel dettaglio i tre decreti (Dpr), su proposta dei ministeri della P.A e del Mef, danno il via libera al ministero dell’Istruzione ad assumere per l’anno scolastico in partenza 51.773 unità di personale docente su posti vacanti e disponibili, di cui 38.380 su posti comuni e 13.393 su posti di sostegno, a cui si aggiungono 56 unità di personale educativo. C’è anche l’ok per far entrare, sempre a tempo indeterminato, su posti effettivamente vacanti e disponibili, 6.260 unità di personale Ata. E ancora, è stato dato semaforo verde a 259 nuovi dirigenti scolastici. Le assunzioni degli insegnanti, circa 52 mila per l’anno scolastico 2017-2018, erano state dichiarate nelle settimane scorse dalla ministra Fedeli (il termine che era stato indicato era il 14 agosto). Ora manca solo la pubblicazione dei tre decreti in Gazzetta ufficiale, “previa” registrazione da parte della Corte dei Conti. Madia, nel tweet al termine del Cdm, ha spiegato che come la Pubblica Amministrazione sia orientata ad assunzioni selettive, in grado cioè di rispondere alle esigenze del turnover e del funzionamento dei servizi.

‘Oggi con Valeria Fedeli abbiamo firmato il Protocollo d’Intesa tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Miur per politiche di prevenzione dell’uso di droghe e alcol in età scolare: 3 milioni di euro in 3 anni per la realizzazione di piani, programmi educativi e campagne di informazione rivolti a studenti, insegnanti e genitori’,   scrive su Facebook la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi, che pubblica una foto scattata al momento della firma.

L’uso di sostanze stupefacenti e alcoliche è sempre più diffuso tra i giovani, anche a causa del più facile accesso alle sostanze tramite il loro acquisto su siti internet e social network che li commercializzano: una piaga che può compromettere la crescita e lo sviluppo dei ragazzi e delle ragazze. Con l’accordo firmato oggi facciamo un passo #avanti per prevenire l’abuso di queste sostanze e contrastare vere e proprie forme di schiavitù. Partire dall’educazione nelle scuole, è fondamentale’, aggiunge.

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