Sciopero mezzi pubblici 8 marzo

Lo sciopero dei mezzi pubblici dell’8 marzo è ufficiale e riguarda alcune delle maggiori città italiane. Trattandosi di un mercoledì feriale, potrebbe essere fonte di disagio per lavoratori e studenti.

Ad averlo indetto sono state le organizzazioni sindacali Cub, Cobas, Si Cobas, Slai Cobas, Sgb, Usb e Us, che in una nota ufficiale identificano le ragioni dello stop nel “peggioramento della condizione generale di vita delle donne a partire dalla condizione di lavoro nel nostro Paese, che investe tutti gli altri ambiti: sociale, familiare, culturale”. Rispetto al solito, il movimento potrebbe influire pure sul trasporto scolastico. Ecco tutto ciò che bisogna sapere sullo sciopero dei mezzi pubblici dell’8 marzo, della durata complessiva di 24 ore.

I servizi non garantiti a Milano, Roma e Napoli

Partendo da Milano, il servizio locale di ATM e i treni regionali di Trenord. Non è, invece, ancora chiaro se anche gli operatori delle Autostrade aderiranno. Nei prossimi giorni arriveranno maggiori delucidazioni in merito.

Anche Roma sarà coinvolta nello sciopero dei trasporti pubblici dell’8 marzo. Gli addetti del Trasporto Pubblico Locale nella Capitale – vale a dire Astral, Atac, Cotral e Roma TPL – incroceranno le braccia lungo le intere 24 ore. A ogni modo, come per le altre città verranno rispettate le fasce di garanzia, imposte dal legislatore nazionale. Non è, insomma, certa la circolazione di autobus, metro e tram tra le 8.30 e le 17.00 e dalle 20.00. Tanti i dubbi sulla copertura dei treni: le ultime voci danno per scontato il “rompete le righe” dalla mezzanotte alle 21.00.

Quale sarà l’impatto dello sciopero a Napoli resta da definire. La tesi principale vuole che ne saranno interessati i dipendenti di Anm, cioè di bus, funicolari e metro.

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