Schifani: ‘Pdl pronti ad opposizione ma meglio urne’

“Il Pdl è pronto all’opposizione, lo ha già fatto nel 2006 e continuerà a fare la sua parte. E poi un governo raccogliticcio, d’aula, sarebbe il male del Paese perchè privo di coesione politica, privo di programma e non troverebbe un’intesa su nulla. Sarebbe meglio tornare alle urne”. Lo ha dichiarato ai microfoni del Tg5 Renato Schifani.  Vedo l’avvicinarsi di un momento di crisi. Quando si convive in un’alleanza devono vigere le regole del reciproco rispetto” e dal Pd “non riscontriamo questo atteggiamento”. Così Renato Schifani del Pdl a Radio anch’io. “Vedo l’avvicinarsi verso un countdown che determinerà irreversibilmente scelte politiche”, aggiunge.”Non riscontriamo” dal Pd “questo atteggiamento di reciproco rispetto” proprio di un’alleanza politica, ha spiegato Schifani secondo il quale “il clima è quello di un alleato che, prima ancora che chi deve difendersi possa porre in campo le proprie argomentazione, afferma che voterà contro” in Giunta. “Come si può convivere in una coalizione che non solo non si ascoltano ma che tengono addirittura l’una fuori l’altra?”, si chiede quindi l’esponente ai microfoni di Radio Uno. “Quello che è successo ieri” in Giunta “non ci fa ben sperare, è un inizio pessimo” e “non mi preoccupa moltissimo l’ipotesi di un governo diverso da quello attuale. Un governo frutto di numeri raccolti in Aula, potrebbe avere sì – ammesso che riescano – una maggioranza molto risicata ma a quel governo mancherebbe quella coesione politica che lo può supportare” nelle scelte di politica economica o nella modifica della legge elettorale, prosegue Schifani. E sulla compattezza del Pdl, il capogruppo è chiaro. “Tutto il gruppo del Pdl al Senato è compatto, ieri abbiamo discusso due ore e ci siamo trovati all’unisono nella volontà di mantenere ferma l’unità, anche pronti a battaglie da opposizione”, ha sottolineato Schifani. “Mi auguro, come tutti gli esponenti del Pdl, che questo governo vada avanti. Tutto il gruppo del Pdl al Senato è compatto, ieri ci siamo trovati tutti nella volontà a mantenere l’unità, pronti anche a battaglie da opposizione”. Ma se il governo cade “non sarà responsabilità del Pdl ma di chi arroccandosi su posizione politiche anteporrà questi interessi all’ interpretazione di una norma (la legge Severino, ndr)che necessità di approfondimenti”.

Fassina, in giunta Pd applicherà legge – “Noi rispettiamo profondamente i dieci milioni di elettori che hanno votato Silvio Berlusconi, rispettiamo anche Silvio Berlusconi, ma rispettiamo anche la legge e rispettiamo anche la Costituzione, che dice che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Rispettiamo la Costituzione, quindi rispettiamo la sentenza. Applicheremo la legge Severino. Questi continui ultimatum del Pdl non servono. Il Pd voterà per applicare la legge Severino, punto”. Così Stefano Fassina, viceministro dell’Economia, ospite della puntata di Virus in onda ieri sera su Rai2 e oggi online sul sito della Rai. Al momento del voto nel Pd “non ci saranno differenze. Questa discussione sulla legge Severino è surreale. Se anche la Legge Severino non ci fosse stata, uno che è stato condannato per frode fiscale in terzo grado di giudizio in un paese civile si dimette, punto. Questa è la questione. Questa discussione sulla Legge Severino è una discussione capziosa. Tra quindici giorni arriva dalla Corte d’appello di Milano l’interdizione dai pubblici uffici, quindi basta. Affrontiamo i problemi del paese”. “Noi rispettiamo profondamente i dieci milioni di elettori che hanno votato Silvio Berlusconi, rispettiamo anche Silvio Berlusconi, ma rispettiamo anche la legge e rispettiamo anche la Costituzione, che dice che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge. Rispettiamo la Costituzione, quindi rispettiamo la sentenza. Applicheremo la legge Severino. Questi continui ultimatum del Pdl non servono. Il Pd voterà per applicare la legge Severino, punto”. Così Stefano Fassina, viceministro dell’Economia, ospite della puntata di Virus in onda ieri sera su Rai2 e oggi online sul sito della Rai. Al conduttore Nicola Porro che gli chiede se il voto del Pd in Giunta per le elezioni sarà unanime, Fassina risponde: “Non ci saranno differenze. Questa discussione sulla legge Severino è surreale. Se anche la Legge Severino non ci fosse stata, uno che è stato condannato per frode fiscale in terzo grado di giudizio in un paese civile si dimette, punto. Questa è la questione. Questa discussione sulla Legge Severino è una discussione capziosa. Tra quindici giorni arriva dalla Corte d’appello di Milano l’interdizione dai pubblici uffici, quindi basta. Affrontiamo i problemi del paese”.

Renzi, sindaco e segretario? si può fare. Governo non cade, ora va bene così – ”Fare il segretario e il sindaco insieme? si può fare, si può fare tranquillamente”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi parlando con i giornalisti durante un sopralluogo al cantiere del nuovo Parco della musica. Rispondendo a una domanda sulla tenuta dell’esecutivo Letta, poi, il sindaco ha aggiunto che ”il governo non casca; il governo – ha detto – ora va bene così”.

Palma, se Berlusconi decade il governo è finito – “Se il Pd non si presta al doveroso approfondimento delle questioni giuridiche e dichiara la decadenza, il governo è finito”. Lo ha detto Francesco Nitto Palma del Pdl intervenendo a Omnibus su La7 in merito al voto della Giunta sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Palma ha così ribadito la posizione espressa anche dall’ex presidente del senato Renato Schifani “dal mio punto di vista assolutamente condivisibile”. “Chiediamo non che il Pd non voti la decadenza, ma un percorso giuridicamente corretto – insiste poi il senatore – e non un percorso tranchant che potrebbe sembrare l’eliminazione di un avversario politico”.

(Ansa)

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