“Pur ribadendo il mio giudizio critico nei confronti della decisione della Commissione Antimafia di ufficializzare la lista dei candidati cosiddetti ‘impresentabili’ a meno di 48 ore dall’apertura dei seggi elettorali, non posso fare a meno di notare che attraverso l’operato della Commissione stessa siamo venuti a conoscenza che il candidato presidente del Pd per la Regione Campania Vincenzo De Luca sarebbe non solo suscettibile di non poter svolgere il proprio mandato per l’applicazione della legge Severino, ma indagato per il ‘reato di concussione continuata commesso dal maggio 1998 e con condotta in corso’. Naturalmente non viene meno in me il profilo garantista che ha sempre contraddistinto la mia personale storia politica, e che quindi si è colpevoli sono al termine del terzo grado di giudizio, ma mi corre l’obbligo di ricordare che per molto meno sono state chieste, a furor di popolo e dopo campagne mediatiche imponenti, dimissioni, poi puntualmente presentate, di ministri senza essere stati mai indagati e di sottosegretari mai interessati da avvisi di garanzia. Cosi come allora i cittadini apprezzarono e riconobbero la correttezza politica ed istituzionale di chi fece un passo indietro, sono sicuro che domenica i cittadini campani con il loro voto sapranno fare altrettanto”, dichiara il presidente dei senatori di Area popolare Ncd-Udc, Renato Schifani.
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