Scelta civica: Zanetti segretario con il 94% dei voti

Enrico Zanetti è il nuovo segretario di Scelta Civica: hanno votato per lui il 93,89% dei delegati al congresso del partito. “Dobbiamo discutere della linea che vogliamo avere anche sulla legge elettorale: così com’è non credo che sia utile al Paese”,  dice  appena eletto il segretario di Scelta Civica. Dobbiamo ragionare per vedere se la linea del partito possa subire un tagliando a seguito di un esito congressuale che segna un momento di discontinuità rispetto al passato. “Io mi sono candidato alla segreteria essendo sottosegretario e se la maggioranza di voi fosse stata convinta che il doppio ruolo fosse una questione dirimente non avrei avuto i voti che ho avuto”. Così il neo sgretario di Sc Enrico Zanetti, sottosegretario all’economia, conferma di restare al suo posto. Ci sono rappresentanti di quasi tutte le forze politiche al primo congresso nazionale di Scelta Civica ma nessuno in rappresentanza del Pd. Così come, ovviamente, mancano gli otto parlamentari di Sc che sono passati nei gruppi dei democratici al Senato e alla Camera. Al congresso sono invece presenti il leader di Italia Unica, Corrado Passera, i rappresentanti di Fi, Renata Polverini, di Ncd, Gaetano Quagliariello, di Sel Loredana de Petris e Arturo Scotto, dell’Udc, Lorenzo Cesa, di Cd, Bruno Tabacci, dei Radicali, Rita Bernardini ed anche una ex M5s come la deputata Paola Pinna. “Leghiamoci ad un patto di consultazione”,  è la proposta che lancia l’esponente di Ncd Gaetano Quagliariello ai parlamentari di Scelta civica riuniti in congresso. Visto che abbiamo un problema comune, visto che dobbiamo crescere per prenderci quella terra di mezzo che non può essere annullata dall’egemonia del bipolarismo, dobbiamo organizzarci.  In pratica  Quagliariello  invita alla battaglia comune per difendere quella prateria che da una parte Renzi, dall’altra Salvini, vogliono conquistare.  Enrico Zanetti, intervenendo dal palco del primo congresso nazionale di Scelta Civica dice:  “Scelta Civica continuerà a votare con la maggioranza anche ciò che non le piace ma in un contesto di serietà perchè  serve un chiarimento con il Pd”. Zanetti  replica nell’intervento  a Benedetto Della Vedova, che in un intervento precedente aveva sottolineato il pericolo della trasformazione di Sc in un partito non saldamente alleato al governo e sottolinea: “Noi non siamo fessi: senza un chiarimento rimarremo a sostenere il governo ma con una minore disponibilità la sacrificio”‘. Della Vedova evidenzia invece che resta  in maggioranza ma il  Pd non è il suo  partito e che non cambierà gruppo parlamentare ma finirà nel misto e chiarisce: “Renzi è un leader potente che sta giocando la sua leadership nel segno dell’Europa e delle riforme. Questo è il mio governo e questo un presidente del Consiglio efficace. Chi sta fuori ha il diritto di prendere le distanze, chi sta dentro no”. Benedetto Della Vedova e sottosegretario agli Affari Esteri.

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