SCANDICCI (FIRENZE). ‘Io farei di meglio, li userei come cavie da laboratorio per testare i farmaci… perché testarli sugli animali? Se servono gli uomini testiamoli sugli uomini’. ‘Ci vorrebbe un bel campo di detenzione stile Guantanamo, per fargli passare la voglia. In confronto i campi di concentramento erano dei resort per le vacanze…!!!’. Sono solo due delle centinaia di frasi postate su Facebook a commento di tre post pubblicati da Leonardo Batistini, consigliere comunale della Lega Nord di Scandicci, hinterland di Firenze, nei giorni caldi in cui in città si discuteva dell’apertura di un centro migranti, poi inaugurato dalla Caritas diocesana. Tutto questo accadeva nel luglio scorso.
Il sindaco di Scandicci Sandro Fallani, Pd, decise di presentare un esposto alla procura su quelle ed altre frasi ingiuriose. La procura fiorentina ha aperto un fascicolo per diffamazione, minacce e istigazione all’odio razziale. In questi giorni su richiesta del pm, Benedetta Foti, stanno passando davanti alle forze dell’ordine per essere interrogati tutti gli autori dei commenti a quei post. Dai più terribili a quelli più leggeri ma ugualmente ritenuti degni di attenzione. Non i 26 nei confronti dei quali il sindaco aveva presentato l’esposto, ma circa 150 persone.
Anche Batistini prende posizione: ‘Allucinante che un sindaco, invece di pensare ai problemi di Scandicci, utilizzi l’avvocato del Comune per denunciare i propri cittadini. Su Facebook talvolta ci sono commenti eccessivi e deprecabili ma qui sono state denunciate anche persone che hanno scritto semplicemente ‘ruspa’ oppure che volevano suonare il campanello al sindaco o ribellarsi all’arrivo di nuovi profughi. Se il sindaco vuole denunciare tutti quelli che scrivono ‘ruspa’ allora non basterebbero i tribunali di tutta Italia!’.
Stasera a Scandicci si ritroveranno in diversi, tra coloro che sono indagati per istigazione all’odio razziale, minacce, diffamazione. Si ritroveranno in una riunione per contarsi e capire quali sono i possibili sviluppi della vicenda.