GIUSEPPE CONTE

Sblocca Cantieri: E’ rottura tra Lega e M5S. Conte irritato

Si riprende da dove si erano lasciati. Da quel muro contro muro che dura da settimane. L’ultimatum del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, a Salvini e Di Maio non è servito a nulla. M5S e Lega continuano a farsi dispetti, a litigare come due bambini. Così l’incontro a Palazzo Chigi sullo Sblocca cantieri sì è concluso con un nulla di fatto. L’emendamento della Lega per fermare per due anni l’applicazione del codice per gli appalti è stato, per ora, ‘rigettato’: nessuna intesa e tutti a casa dopo circa un’ora di discussione durante la quale il premier avrebbe cercato di trovare un punto d’incontro. Da quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi il viceministro all’Economia, Massimo Garavaglia, incalzato dal presidente del Consiglio a entrare nel merito dello stop momentaneo al codice degli appalti, avrebbe opposto un netto no. Un rifiuto, il suo, che avrebbe generato una forte irritazione nel premier che, a quanto si apprende, avrebbe detto ai presenti: “Allora per me la riunione finisce qui”. “E’ una questione di metodo, così non va bene” avrebbe affermato ancora Conte. Ma di fronte a posizioni contrapposte dettate da motivazioni politiche più che tecniche, raccontano dalla sede del Governo, Conte, molto contrariato, avrebbe alzato le mani e chiusa la discussione per l’impossibilità di trovare un punto d’accordo. E così è saltata anche la riunione sul dl Crescita, fermo alla Camera. Secondo fonti del M5S, i leghisti avrebbero trovato un pretesto per far saltare il tavolo. Insinuazioni che rappresentano altra benzina sul fuoco che va ad alimentare quella crisi di governo in attesa di ricevere il bollino dell’ufficialità. Conte viene dato come molto irritato, quasi tentato a fare quel passo annunciato oggi per inchiodare alle proprie responsabilità politiche i due partiti della sua maggioranza.  Ma ciò che urge è sbloccare il decreto cantieri che potrebbe non tagliare il traguardo ed avvicinare lo scioglimento anticipato del contratto di governo tra Lega e M5S. I tempi per l’approvazione sono stretti: si deve decidere entro il 17 giugno ma il dl deve passare anche alla Camera. Il sospetto che aleggia ora a Palazzo Chigi è che la Lega stia cercando un casus belli per rompere, e lo sblocca cantieri, col suo percorso accidentato, potrebbe essere la misura giusta per far saltare il banco.

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