Sarah Scazzi: nuove intercettazioni tra Cosima e Michele

 

Un colloquio risalente al 3 marzo scorso, quello tra Cosima Misseri e il marito Michele. “Come deve finire, che tu esci prima di quella. Tu sei il santo e quella è l’assassina”: così Cosima al marito, in una delle conversazioni nel carcere di Taranto nel quale lo zio di Sarah Scazzi era detenuto, e che è stato intercettato a loro insaputa. L'”assassina” alla quale fa riferimento è la figlia Sabrina. Il colloquio è stato trasmesso dal Tg1 delle 13.30. “Stai scrivendo ancora il memoriale?” chiede Cosima a Michele, riferendosi al documento che proprio ieri l’uomo ha consegnato al Gup e nel quale si dichiara unico colpevole dell’omicidio di Sarah.

“Sì, sempre scrivo” risponde il contadino di Avetrana, che poi aggiunge “dobbiamo vedere come finisce”. “Certo, come deve finire – gli dice la moglie – che tu esci prima di quella. Tu sei il santo e quella è l’assassina. Così è, così hai detto tu. E così stanno facendo, come hai detto tu stanno facendo. Gli assassini fuori e gli innocenti stanno dentro. Che situazione, che situazione… Una vita di fatica, una vita di fatica… Quella ragazza tolta di mezzo, quell’altra dentro. Mamma che disastro”. A questo punto Michele chiede se Cosima abbia parlato con l’altra figlia, Valentina, ma la moglie invece di rispondere continua a lamentarsi: “Sarebbe stato meglio se un fulmine fosse caduto sulla casa e ci avesse fulminati tutti quel giorno”.

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