San Valentino: dalle origini alle feste attuali. La più intrigante, a Villa Domi

Napoli. San Valentino è prossimo: venerdì grandi festeggiamenti di coppia e non solo, anche per chi accoppiato non è, ma ama.
Da festa degli innamorati a festa dell’amore, quindi di tutti coloro che provano e a colori che credono nel sentimento più intenso, più forte, più bello, quello che è alle radici stesse della vita.
Per San Valentino, tra le molteplici proposte all’insegna della qualità, spicca quella decisamente interessante ed intrigante di “Villa Domi in Love”nella incantevole residenza nobiliare, pregevole testimonianza del settecento napoletano, che di sera diventa magica e regala sensazioni ancora più pregnanti, di grande coinvolgimento emotivo e suggestione.
Quale location migliore per festeggiare l’amore?
Luogo ideale per rendere ancora più speciali momenti particolari della vita, per cerimonie indimenticabili ed eventi rappresentativi in ambito artistico, culturale, sociale e mondano, Villa Domi, del poliedrico patron Domenico Contessa, immersa in una vasta area verde situata nella zona alta della città ai Colli Aminei (adiacenze metro collinare e tangenziale) in posizione favorita e tranquilla, contraddistinta da una splendida architettura e dai famosi saloni affrescati e finemente decorati, arredati con gusto, che si affacciano sul magnifico Golfo, è tra le più belle e panoramiche dimore della Napoli splendente dei Borboni, capitale del magnifico Regno e centro principale di arti fiorenti, letteratura, filosofia, ecc..
Per San Valentino, la proposta della Casa prevede un appuntamento romantico per due oppure più di due, quindi non solo di coppia, comunque riservato esclusivamente agli adulti.
Una raffinata occasione per vivere con sentimento una serata sicuramente piacevole e coinvolgente, da ricordare, ambientata in un contesto senza tempo, sospeso tra realtà e immaginazione, quotidianità e sogno, tra passato glorioso e pregevole presente.
Il piacevole intrattenimento musicale è a cura del maestro Enzo d’Anna. Piccole gag dell’artista Vincenzo de Lucia, apprezzato trasformista del palcoscenico, dall’ampio e variegato repertorio.
E per concludere, verrà assegnato uno speciale premio finale offerto dalla Scoop Travel Service, che sarà consegnato all’autore della miglior dedica d’amore: un weekend sentimentale da godere in relax e complicità.
Tradizione italiana con particolare riferimento al nostro Sud e indovinata ricercatezza, nella cena preparata in due varianti: menù di mare e menù di terra. Una doppia scelta per soddisfare varie esigenze, con una varietà delle pietanze in carta.
Per il menù Mare, si incomincia con l’aperitivo: Aperol Spritz e Frittelline calde
con piccoli assaggi Finger Food, crostino con Baccalà mantecato, bignè con Burrata e Gamberi, Salmone fumé su Pan brioches.
Per Cominciare: Nastri di Seppia con Pomodorini e Crumble di Tarallo Quindi, il Primo Piatto: Gnocchetti artigianali con Frutti di Mare e Pomodorino confit.
Secondo Piatto: Filetto di Pesce Spada al tradizionale salmoriglio siciliano, su purea di patate.
Dessert: Tiramisù in barattolo
L’alternativa di terra prevede per
aperitivo, Aperol Spritz e Frittelline calde con piccoli assaggi Finger Food: crostino con lardo di Colonnata, bignè con Burrata e ‘Nduja calabrese, Pecorino toscano con Pesto di pomodori secchi e pistacchi
Per Cominciare: Piccoli Gattò di patate su cime di friarielli ripassati
Primo Piatto: Gnocchetti con Vellutata di zucca e Speck altoatesino
Secondo Piatto: Gulasch su purea di patate.
Dessert, Tiramisù in barattolo
Start ore 20,30.
Prevendita direttamente in sede: Salita Scudillo, 19.
Info e prenotazioni: 081 592 23 11/22 33
Parcheggio interno.
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RIQUADRATO STORIA SAN VALENTINO
La festa di San Valentino ormai diventata prevalentemente commerciale, ha radici antiche, sia pagane che cattoliche, poco conosciute, il cui significato va ben oltre regali, cioccolatini, frasi efficaci e cene a lume di candela.
Dal quarto secolo a. C. i romani celebravano un rito di fertilità in cui invocavano Lupercus (successivamente mutato nella figura di Fauno). Questa divinità veniva invocata a tutelare e a favorire la fertilità. Nel corso di tali festeggiamenti, i nomi degli uomini e delle donne venivano posti in un’urna dalla quale un bimbo estraeva a coppie i nomi di coloro che avrebbero dovuto vivere in intimità tra loro per un anno, così da onorare Lupercus. Al termine del periodo, il rito veniva ripetuto, con la possibilità di formare coppie differenti.
Giudicando immorale la tradizione romana, la Chiesa pensò di scegliere un Santo degli innamorati che potesse sostituire cristianamente Lupercus. La scelta ricadde San Valentino di Terni – o San Valentino da Interamna – vissuto approssimativamente tra il 176 e il 273, vescovo romano e martire, nato in una famiglia benestante e convertitosi al Cristianesimo che fu consacrato a 21 anni vescovo di Terni.
Valentino arrivò nel 273 a Roma per predicare il Vangelo e promuovere opera di evangelizzazione. Ma, quando l’imperatore Claudio II gli ordinò di interrompere subito la sua missione di conversione e di abiurare la sua fede, Valentino si rifiutò e venne per questo condannato a morte da Claudio che però poi lo graziò e lo affidò a una famiglia nobile. Alla morte dell’imperatore, Valentino venne arrestato nuovamente, per ordine di Aureliano che era subentrato, e flagellato lungo la via Flaminia per essere quindi decapitato il 14 febbraio 273.
Questa la storia ufficiale del Santo. Si narra, però, che Valentino si fosse innamorato della figlia del suo carceriere, una ragazza cieca alla quale restituì la vista: certo che sarebbe stata ucciso presto, egli scrisse alla ragazza un biglietto che lei riuscì a leggere. In esso, le diceva addio prima della decapitazione e si firmava “il vostro Valentino”: questa formula tutt’oggi si ritrova in molti biglietti che vengono scambiati il 14 febbraio.
Ma c’è anche un’altra versione, oltre a questa europea, che spiegherebbe il legame del martire Valentino con l’amore. Si tratta di una leggenda statunitense, che collega il Santo alla festa degli innamorati, sottolineandone la castità e presentandone la figura di protettore degli innamorati che, donando i fiori del suo giardino a una coppia di giovani innamorati, li avrebbe benedetti, tutelando per sempre il loro amore.
Teresa Lucianelli

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