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Domani sera la nuova sede della regione Lombardia, sarà teatro di un bacio collettivo contro le discriminazioni, una idea a cui hanno aderito associazioni lgbt, movimenti e anche esponenti politici. L’idea è nata dopo l’invito del presidente della Regione, Roberto Formigoni, alle coppie a dirsi sì sul Pirellone bis a San Valentino e si è rafforzata dopo le dichiarazioni dell’ex ministro Giovanardi sui baci gay. “Non è una manifestazione politica nel senso classico del termine – ha sottolineato il presidente di Arcigay Milano Marco Mori-, ma un invito ad accogliere il suggerimento di Formigoni e salire in tanti in cima al palazzo della Regione come liberi cittadini. La Regione Lombardia, ha deciso di celebrare la festa degli innamorati, invitando le coppie all’ultimo piano del nuovo Palazzo della Regione, per dirsi e ridirsi sì in un set panoramico. L’invito, è stato raccolto anche dal presidente del Cig Arcigay di Milano,Marco Mori. “Viene da chiedere se l’invito fatto dalla Regione vale anche per le coppie omosessuali. Invito le tante coppie omosessuali a testimoniare il loro amore e la realtà della propria unione nella sede di quella istituzione da cui sono stati ripetutamente ignorati”. L’appuntamento è per domani, alle ore 19, al 39esimo piano del Palazzo Lombardia. Ai giornalisti che gli chiedevano di commentare l’invito fatto dall’Arcigay alle coppie omosessuali a visitare il belvedere di Palazzo Lombardia, il presidente della Regione Roberto Formigoni ha riposto: “La festa di San Valentino si chiama così perchè si rifà a San Valentino vescovo e martire. E’ quindi chiaro a che tipo di ispirazione noi ci rifacciamo con l’apertura speciale del 39esimo piano di Palazzo Lombardia nella serata di domani. Il senso della nostra iniziativa è chiarissimo”. Dopodichè “noi non abbiamo mai respinto nessuno. E’ altrettanto chiaro che il 39esimo piano non dovrà essere utilizzato per manifestazioni di nessun tipo. La nostra Giunta -ha concluso Formigoni- ha sempre avuto grandissimo rispetto per la persona e ha sempre messo la persona al centro delle sue politiche”.
