Salvini sul futuro del partito, a rischio per la sentenza del tribunale del Riesame sui fondi, non ha dubbi: ‘No,  non sto pensando a un nuovo partito.   La Lega c’è e ci sarà. Con i soldi o senza soldi, con condanne o senza condanne perché la Lega è il popolo. Noi non facciamo politica in base ai soldi e alle sentenze di questo o di quel magistrato. Abbiamo un programma di governo e quello rispettiamo. A tasche piene o a tasche vuote, colpevoli o innocenti’.

‘Facciano quello che vogliono e la Lega ci sarà e il nome Lega non si tocca. Preferisco avere cervello pieno e le tasche vuote e non come il Pd che ha le tasche pieno e il cervello vuoto’.

In tema d’immigrazione, Salvini alza l’asticella nei rapporti, già tesi, con l’Europa: ‘Se cambiano le regole della missione Sophia e tutti fanno la loro parte bene, altrimenti può anche finire, se devono arrivare tutti in Italia. Non è mica scritto sulle tavole della Bibbia Taglieremo i famosi 35 euro al giorno, a settembre lo porterò al Consiglio dei Ministri . Valuteremo la possibilità di sospendere la richiesta di asilo se uno commette dei reati. Ti do una possibilità, se sgarri vai a casa’.

Quanto alla durata del Governo, il ministro dell’Interno è sicuro: ‘Se tutti mantengono gli impegni presi nei confronti degli italiani va avanti a lungo’. Il vincolo del 3% lo sfioreremo dolcemente, come i leghisti sanno fare, senza superarlo.  Cercheremo di rispettare tutti i vincoli imposti dall’Europa, ma prima viene il benessere dei cittadini italiani, quindi che Dio ce la mandi buona’. Cerco di usare sempre il minimo indispensabile il verbo promettere. Preferisco usare la parola ‘impegno’. Ce la metterò tutta e ho buone motivazioni per dire che ce la possiamo fare.