Salvini a Milano, fa il moderato: “Estremista è chi guida lʼEuropa”

Milano incorona Matteo Salvini leader dei sovranisti. In piazza Duomo il vicepremier Matteo Salvini assieme a 11 capi di partiti esteri alleati per la manifestazione “Prima l’Italia. Il buonsenso in Europa” ribadisce il suo mantra. “E’ un momento storico per liberare il continente dall’occupazione abusiva organizzata a Bruxelles da molti anni – dice il vicepremier -. Chi ha tradito l’Europa, il sogno dei padri fondatori, di De Gaulle e De Gasperi? I Merkel, i Macron, i Soros, gli Juncker, che hanno costruito l’Europa della finanza e dell’immigrazione incontrollata”. Adesso è l’ora di “prenderci la maggioranza cacciando la sinistra”, che finora ha governato alleata dei popolari. Quindi chi li chiama fascisti teme il futuro. Perché, ribadisce il capitano “gli estremisti sono quelli che hanno governato l’Europa per 20 anni”.

Il segretario della Lega è preceduto sul palco dai duri della destra sovranista europea, che lo elogiano. George Meuthen di Alternative fur Deutschland (Afd) evoca la “fortezza europea”, espressione che ricorda un passato bellico. Le Pen parla di “rivoluzione pacifica”, ma anche di “riconquista” dell’Europa. L’olandese Geert Wilders ripete “basta immigrazione, basta Islam”.

Il suo è un discorso che guarda più all’Europa che all’Italia. Il suo comizio è dai toni nel complesso pacati, perché sta guardando i sondaggi che danno il suo partito in leggera flessione e quindi non vuole spaventare l’elettorato. E’ un Salvini più ‘moderato’ rispetto alle sue solite uscite. Cita Chesterton, Churchill, Ghandi e Fallaci. Rispolvera i simboli religiosi, il rosario, l’appello ai santi, come aveva fatto con il Vangelo in chiusura della campagna per le elezioni politiche.

“Se serve per voi, per l’Italia, per i miei figli, io do la vita. Non mi fermo davanti a niente e nessuno: è un impegno d’onore. Qualcuno mi dice: rallenta, stai attento, non combattere la mafia, la camorra, i poteri forti, spacciatori e razzisti. Più mi dicono rallenta, più vado avanti per il mio Paese col sorriso e la convinzione di essere nel giusto”. E lo dice avendo alle sue spalle campeggia uno striscione  con la scritta ‘prima gli italiani’.  E a gli italiani dice. “Al referendum del 26 maggio non prendo venti impegni, ne prendo uno: cambiare l’Europa da cima a fondo ma se date alla Lega il primo posto in Italia e in Europa non mollerò finché ciascuno in Italia non pagherà il 15% di tasse. Non una lira di più. Non solo non una tassa di più ma dateci forza e il coraggio per abbassarle. Perché volere è potere”. Chi si aspettava una spallata a Luigi Di Maio è rimasto deluso perché Salvini vuole che questo governo duri per altri quattro anni perché “ha fatto cose buone e farà altre cose buone”.

Salvini tocca anche il tema dei migranti, ribadendo che “quella nave finché sono ministro dell’Interno in un porto italiano non entrerà”. E quindi polemizza con Papa Francesco contrapponendo i predecessori Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che difendevano le radici cristiane dell’Europa.

Non è mancato il dissenso alla manifestazione del leader della Lega. Intorno a piazza Duomo e in diversi angoli della città sono comparsi striscioni contro Salvini invitandolo, come già successo, ad inviare le forze dell’ordine a rimuoverli. Uno striscione di circa cinque metri per uno con la scritta ‘Restiamo umani’in italiano e in inglese è stato srotolato durante il comizio dei leader sovranisti organizzato da Matteo Salvini in piazza del Duomo a Milano. Dal balcone da cui è stato srotolato è comparso un uomo vestito da Zorro con una spada di plastica in mano.

E poi la politica italiana.  “Questi sul palco sono i peggiori nemici dell’Italia”, dice Carlo Calenda presente in piazza Duomo a Milano per assistere alla manifestazione. “Non mi preoccupano le persone in piazza ma quelli sul palco. Sono rappresentati di partiti che si prendono i fondi europei, si rubano i posti di lavoro con delocalizzazioni, non ci danno una mano sui migranti, e alcuni sono negazionisti, una cosa brutta che non appartiene alla cultura italiana”, ha aggiunto.

Luigi Di Maio, prima “preoccupato dall’ultradestra”, dopo la manifestazione esprime “rispetto per tutte le piazze” e aggiunge “spero che Salvini abbia chiesto a Le Pen, ad Orban e agli altri governi sovranisti di prendersi i migranti che arrivano in Italia”.

 

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