Safar

Sabato 6 settembre prossimo,  presso la Baita Premessaria a Paneveggio,  l’Ensemble Turchese presenta “Safar”, un viaggio musicale e umano che è nato durante un soggiorno dei musicisti proprio nella baita di Paneveggio, luogo ideale per sprigionare la creatività musicale, e che oggi si è concretizzato in un cd. A Paneveggio, in una radura tra gli abeti rossi secolari, c’è la Baita Premessaria, un antico fienile restaurato dall’Agenzia provinciale delle foreste demaniali per conto della Provincia Autonoma di Trento. Da qualche tempo la baita ospita concerti e performance di noti musicisti quali il Quartetto di Cremona, Isabelle Faust, Mario Brunello e tutti hanno sempre gradito le qualità timbriche e armoniche che la struttura sa esaltare e produrre. Le vecchie travi, il legno presente ovunque e il silenzio che circonda la baita, a detta del Maestro Brunello, “ne fanno un luogo ideale per comporre e registrare musica”.  Questo pensiero, come fosse un invito, è stato raccolto dall’Ensemble Turchese, una formazione musicale multietnica di recente formazione con campo base a Trento e che, durante l’autunno scorso, si trasferì per qualche week-end in Baita pensando e lavorando attorno al primo potenziale CD. La baita è stata quindi vissuta come luogo di studio, di prove, di confronto, di relax e di riflessione, di musica, di composizione e, nella fase finale, anche di registrazione. È nato così “Safar”, viaggio musicale e umano da compiersi a passi melodici e armonici che, come un cerchio, si chiudono per ripartire lì dove sono nati. Poi sarà la musica, dentro il legno e attraverso il legno, a comunicare, a raccontare, a viaggiare (safar è una parola araba che sta a significare appunto “viaggio”), e a trasmettere quelle vibrazioni/emozioni che nel cuore della Premessaria nascono, partono, tornano e ripartono.  Il turchese, invece, era la principale gemma d’Oriente, sacro amuleto del Tibet, la perla dei faraoni egiziani, così come la pietra celeste degli Indiani d’America. Turchese è il colore che unisce sotto un unico cielo e sopra lo stesso mare musicisti provenienti da Asia, Americhe, Europa ed Africa. Le musiche originali degli autori ed ideatori del progetto, Corrado Bungaro e Helmi M’Hadhbi, sono composizioni in cui Oriente ed Occidente s’incontrano attraverso il suono ancestrale delle corde, sulle figure aeree del mantice e dei fiati, con la pulsione ritmica delle percussioni in un clima che ricorda i colori, i paesaggi ed i profumi del Mediterraneo. L’Ensemble Turchese – dai cieli delle Dolomiti ai mari del Mediterraneo è composto da Corrado Bungaro, viola d’amore a chiavi (Italia), Helmi M’Hadhbi, oud (Tunisia), Angel Ballester, sax/flauto (Cuba), Luca Degani, bandoneon (Italia), John Prahbakar Salins, percussioni (India).

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