Un terzo di pecorino romano, un terzo di pasta( in genere mezze maniche o rigatoni), pepe e guanciale a volontà, sono questi gli ingredienti che danno vita ad un piatto della tradizione romana davvero unico ed amatissimo : la “Gricia”. Questo piatto ha origini antichissime e molte sono le leggende relative alla sua nascita, secondo la più accreditata, il piatto sarebbe l’antenato della pasta all’ amatriciana, da cui si distinguerebbe invece per il pomodoro, assente nella pasta alla “Gricia” poiché la sua origine sarebbe addirittura antecedente all’importazione del pomodoro in Europa. Secondo questa interpretazione sarebbero stati i pastori laziali a creare con inventiva e i pochi ingredienti semplici a loro disposizione, questo fantastico piatto della tradizione che non passa mai di moda.
Un’ altra teoria invece meno nota, attribuisce l’origine del termine “pasta alla Gricia” alla Roma del ‘400, dove “Gricio” era l’appellativo con cui venivano indicati i panettieri, quasi tutti provenienti dalle regioni tedesche del Reno e dal Canton de’ Grigioni , “griscium” in particolare veniva utilizzato con particolare riferimento allo “spolverino” grigio, che costituiva una sorta di divisa per gli appartenenti alla corporazione dei panettieri. I panettieri solevano stare nella loro bottega giorno e notte, per poter sfornare e vendere il pane agli avventori, ecco che allora nella bottega del “Gricio” non poteva mai mancare un fornello a carbone, dove “ il Gricio” soleva cucinare il suo piatto, la” pasta alla Gricia”, e fu così secondo questa interpretazione che ” la Gricia” divenne immancabile a Roma prima nelle botteghe e poi in tutta la città.
Ed è per celebrare questa saporitissima pasta alla gricia che nasce “50 sfumature di Gricia”: dodici ore dedicate alla gricia in tutte le sue sfumature. L’appuntamento per tutti i buongustai è fissato per sabato 4 Febbraio, in una speciale location a piazza dei Coronari n. 1: qui due piani saranno interamente dedicati alla “Gricia” in tutte le sue possibili declinazioni. Protagonisti indiscussi dell’evento, i piatti di pasta fumante e le leccornie preparate da tre dei migliori chef di cucina romana in circolazione, che per l’occasione prepareranno ognuno la propria “Gricia” d’ autore. Ecco i nomi del tris di chef che si metteranno ai fornelli per strabiliare il palato dei romani:
Arcangelo Dandini, direttamente dai suoi noti ristoranti” L’Arcangelo” e “Supplizio”. Classe 1962, romano dei Castelli, Dandini rappresenta la quarta generazione di una stirpe di ristoratori devota al gusto e alla cucina tradizionale capitolina.L’amatriciana, la cacio e pepe, la carbonara, la gricia, le paste fresche sono i suoi cavalli di battaglia, di cui padroneggia ad arte la tradizione, ma senza farne sterili esercizi di stile è capace di rinnovare i piatti tradzionali secondo tecniche al passo e aggiungendo un suo tocco personale che li rende davvero unici;
Con un tale tris di assi in cucina l’esperienza gustativa della Gricia sarà sicuramente indimenticabile.
Inoltre a “50 sfumature di Gricia” per accompagnare i piatti non mancheranno vino, birra e soft drinks reperibili al bar della manifestazione con cui dissetarsi e provare i più diversi abbinamenti.
L’ evento sarà una vera festa di gusto e musica, infatti la live music allieterà l’ intera giornata di degustazione grazie a Alessio Bernardi Quartet e alle selezioni di vinili di Dj Emiliano Cataldo, Mr.Starz , e P.Rossi aka Phono Tapes Audio.
In un periodo in cui gli italiani sembrano riscoprire sempre più l’amore per i piatti della tradizione ed in particolare i piatti della cucina della capitale sembrano tornati di prepotenza in cima alle preferenze di giovani e adulti, un evento come “50 sfumature di Gricia” sembra proprio destinato a riscuotere un grandissimo successo.
Valentina Franci