Russiagate, Trump attacca: “Una totale invenzione”

Donald Trump ha attaccato con forza ieri, durante una manifestazione coi suoi sostenitori a Huntington in West Virginia, l’inchiesta sulle ingerenze russe a suo favore nelle elezioni presidenziali, sostenendo che si tratta di una “totale invenzione”. L’attacco viene mentre si susseguono notizie secondo le quali il procuratore speciale Robert Mueller, che conduce l’indagine, avrebbe selezionato un “gran giurì” per avere le mani più libere nell’inchiesta. “Non abbiamo vinto grazie alla Russia. Noi abbiamo vinto grazie a voi”, ha detto Trump alla manifestazione in stile campagna elettorale. “Stanno cercando di rubarvi la leadership che volete con una falsa storia che avvilisce tutti noi e, soprattutto, avvilisce il nostro paese e la nostra costituzione”. Questo, a dire del presidente, è il “motivo per il quale i democratici parlano soltanto della vicenda russa completamente inventata: perché non hanno un messaggio, non hanno un programma e non hanno una visione”. Poi ha incalzato: “La questione russa è una totale invenzione. E’ solo una scusa per la più grande sconfitta nella storia della politica americana”.

Il Wall Street Journal ha rivelato che Mueller ha selezionato un gran giurì per le indagini sulle interferenze russe nel voto del 2016. Il giornale, citando fonti vicine al dossier, ha riportato che il giurì ha iniziato a lavorare a Washington “nelle ultime settimane”. La mossa indica che l’inchiesta federale sta prendendo slancio. La creazione del gran giurì permette a Mueller, un ex direttore dell’Fbi, di acquisire documenti e interrogare testimoni, oltre che effettuare incrminazioni. Trump ha più volte bollato l’indagine come una “fake news” o come una “caccia alle streghe”. Ma ha dovuto ammettere che il figlio maggiore, Donald Jr. e il genero Jared Kushner, oltre all’ex consigliere della campaqgna Paul Manafort, hanno incontrato un avvocato legato al Cremlino che prometteva di fornire notizie che infangassero la concorrente democratica Hillary Clinton. Mueller, secondo quanto ha riferito la Cnn, starebbe anche indagando sui documenti finanziari di Trump non collegati alla Russia o alle elezioni. Trump ha pubblicamente avvertito Mueller che le sue operazioni finanziarie sono fuori dal mandato dell’inchiesta.

Se chiamato a testimoniare di fronte a un gran giurì, Trump non sarebbe il primo presidente a farlo. Bill Clinton dovette sottoporsi a un’umiliante seduta nell’ambito dell’inchiesta sui rapporti con la stagista Monica Lewinsky. A questo punto gli osservatori ritengono che Trump potrebbe tentare di far fuori Mueller dall’inchiesta, ma non sarà così semplice. Due senatori Usa hanno presentato una proposta di legge bipartisan ieri, che impedirebbe al presidente di licenziare direttamente il consigliere speciale senza un passaggio nelle aule giudiziarie.

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