Russia: sventato piano per assassinare Vladimir Putin

Le forze speciali russe e ucraine, hanno sventato un complotto per assassinare Vladimir Putin. Gli uomini, hanno arrestato due militanti ceceni agli ordini del leader Doku Umarov nella città di Odessa, sul mar Nero. La notizia viene data oggi dalla televisione di Stato “Channel One”, controllata dal Cremlino, secondo cui il piano prevedeva di uccidere il primo ministro russo dopo le elezioni presidenziali del 4 marzo. La notizia è stata confermata all’agenzia di stampa ‘Itar-Tass’ e dal portavoce del capo del governo, Dmitri Peskov, che però si è rifiutato di commentarla. Secondo la ricostruzione dell’emittente russa i terroristi affittarono dapprima un appartamento a Odisea lo scorso 4 gennaio, quando si verificò un’esplosione in seguito alla quale uno dei presunti attentatori perse la vita. Dopo gli interrogatori a uno dei superstiti della deflagrazione, Ilya Pyanzin, l’intelligence di Mosca ha constatato che lui e la vittima erano arrivati in Ucraina dagli Emirati Arabi Uniti, passando per la Turchia, su ordine di Doku Umarov, l’Osama bin Laden ceceno, capo della guerriglia che lotta per l’istituzione di un emirato nel Caucaso russo. “Ci hanno detto di venire prima a Odessa a imparare a costruire ordigni – ha raccontato Pyanzin, ora detenuto – e poi di andare a Mosca per compiere attentati contro obiettivi commerciali e provare ad assassinare Putin”.

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