Rugby: Italia, impresa sfiorata. L’Australia vince 19-22

 

Firenze non è Roma ma il rugby azzurro regala un’altra giornata di festa sportiva. L’Artemio Franchi non registra il tutto esaurito come l’Olimpico una settimana fa. Vuoi per la maggior passione della palla ovale nella capitale, vuoi per la caratura dell’avversario dell’Italia, l’Australia. Anche se i canguri (terzi nel ranking mondiale) non sono certo da meno degli All Blacks campioni del mondo.  Questa terza amichevole non parte nel migliore dei modi. Riemergono soprattutto errori banali da parte degli azzurri che, dopo le prove con Tonga e Nuova Zelanda, sembravano un ricordo. All’Australia basta una sola meta, segnata da Cummins al 19° minuto, poi ben 5 calci realizzati da Barnes e Beale fissano il punteggio sul 6-22 (per l’Italia due calci dell’ottimo Orquera) alla fine della prima frazione, chiusa comunque in crescendo dai ragazzi di Brunel. E sulla scia di quegli ultimi minuti si apre il secondo tempo. Una manciata di secondi e l’Australia perde un pallone nella propria metà campo, calcetto in avanti e Barbieri va a schiacciare in meta. Orquera trasforma e si va subito sul 13-22. Il Franchi si stringe attorno agli azzurri che assediano i Wallabies, in visibile sofferenza negli ultimi cinque metri. Ma i ruoli, rispetto al primo tempo, sembrano invertiti: ora sono gli australiani a commettere falli e a perdere palloni preziosi. L’Italia non riesce a sfondare e si affida ancora ad Orquera che trasforma altri due calci. Il tabellone dice 19-22 al minuto 54, c’è ancora tanto tempo per cercare l’impresa. Purtroppo si fa male (seriamente) Mirco Bergamasco che esce fra gli applausi dello stadio e quelli dei suoi compagni e avversari sul campo. Un paio di occasioni sfumano sempre a pochi metri della linea di meta, l’Australia se la vede brutta e in mischia soffre tantissimo. A un minuto dalla fine l’Italia ha un calcio a disposizione, quasi centrale ma lontano dai pali oltre i 30 metri. Orquera ci prova, il Franchi trattiene il fiato ma il pallone esce di un soffio sulla destra e il pareggio sfuma. Gli ospiti, stremati, hanno anche un’ultima chanche in attacco ma Barnes, distrutto come i suoi compagni, calcia l’ovale fuori trovando il fischio finale dell’arbitro ma anche quelli del pubblico di Firenze che non gradisce. Poi solo applausi per una grande Italia che in 3 settimane ha dimostrato di essere all’altezza delle più blasonate nazionali di rugby. Non dimentichiamo che oggi Parisse e gli altri azzurri hanno imposto un parziale di 13-0 nel secondo tempo agli avversari, a dei grandi avversari, e questo non capita spesso. Purtroppo ci tocca ancora la sconfitta ma il 6 Nazioni che inizierà a febbraio, se giocato su questi livelli, potrebbe dare grandi soddisfazioni.

 

 

Giulio Cipollitti

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