Roma, sequestrati a Fiumicino 5 chili coca purissima: 4 arrestati

Sequestrati all’aeroporto di Fiumicino 5 chili di cocaina purissima: la droga non solo era nascosta nei tacchi delle scarpe ma ne erano imbevuti anche vestiti e documenti trasportati nei bagagli. I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Roma, insieme ai funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, hanno scoperto la droga ed arrestato 4 corrieri. Due gli episodi. Prima le fiamme gialle del gruppo di Fiumicino hanno fermato un’anziana signora peruviana, che arrivava da Lima e residente a Perugia: al momento del controllo la signora ha dichiarato di avere nel bagaglio solo abbiti e alcuni oggetti da regalare ai suoi nipoti. I finanzieri hanno aperto e ispezionato ai bagagli: all’interno numerosi documenti cartacei e indumenti. Tutto apparentemente innocuo ma sia gli abiti, per bambini, che i fogli dei documenti, sono sembrati ai finanzieri stranamente rigidi: il narcotest fatto sui campioni di tessuto e la carta ha dato ragione ai loro sospetti, rilevando una reazione positiva per la cocaina. L’ampio repertorio degli espedienti adottati dai narcotrafficanti annovera anche questo: vestiti e fogli imbevuti di cocaina. La droga infatti, era stata sciolta con un solvente, abiti e fogli ne erano stati imbevuti; una volta consegnati, con un solvente prima, per togliere la sostanza da tessuti e carta, e un reagente poi, i trafficanti avrebbero riottenuto la cocaina allo stato di polvere. In questo caso nel bagaglio i vestiti per neonati e i documenti, quelli di una separazione, erano intrisi di tre chili di cocaina. I finanzieri non si sono fermati alla nonnina e hanno svolto ulteriori indagini. L’anziana infatti inizialmente aveva dichiarato che gli abiti fossero regali ai nipoti e i documenti quelli di separazione della figlia, in realtà erano destinati ad alcuni conoscenti, appartenenti anche loro alla comunità di Perugia.

Spesso infatti – spiegano i finanzieri – accade che i corrieri siano ignari di ciò che trasportano: per poter pagare meno il viaggio prima di partire in molti, anche su Facebbok, si offrono di portare oggetti per conto di altri componenti della comunità; un’abitudine di cui i narcotrafficanti spesso si approfittano trovando in questo modo corrieri ignari quanto insospettabili. La nonnina peruviana ha rivelato ai finanzieri che alcuni connazionali la stavano aspettando per recuperare gli oggetti a loro desinati, e le fiamme gialle hanno organizzato uno “scambio protetto” e hanno così identificato e arrestato altre due peruviane, anche loro residenti a Perugia: erano loro le effettive destinatarie degli oltre tre chili di cocaina, di cui probabilmente l’anziana era davvero all’oscuro; in ogni caso le successive indagini chiariranno la sua posizione. Non meno fantasioso lo stratagemma usato da una cittadina brasiliana proveniente da San Paolo: aveva pensato di eludere i controlli nascondendo circa due chili di cocaina purissima all’interno di elaborati doppifondi, ricavati in 13 paia di scarpe di vari modelli. Anche in questo caso i finanzieri sono riusciti a scoprire il trucco, hanno arrestato il corriere e sequestrato la droga. L’elevata purezza della cocaina intercettata avrebbe consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato della capitale circa 20mila dosi per un giro di affari di oltre un milione di euro. Tutte le quattro donne sono state portate nel carcere di Civitavecchia a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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