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Una trentina di persone del Coordinamento Romano acqua pubblica, rappresentanti il Forum italiano dei Movimenti per l’ Acqua, hanno fatto stamattina un blitz nel cortile interno del ministero del Tesoro in XX Settembre per chiedere che “l’acqua esca fuori dal prossimo decreto sulle liberalizzazioni” e che il referendum venga “rispettato”. “La nostra è stata – hanno spiegato – come al solito una protesta pacifica ci siamo seduti in terra e abbiamo aperto gli striscioni”.
All’esterno del portone del dicastero i manifestanti hanno esposto due grandi striscioni con scritto: “Chi tocca il referendum ruba la democrazia. Noi ce la riprenderemo” ed “Polillo, il vero imbroglione sei tu!”. Sempre davanti al portone è stata messa in terra una bandiera azzurra con scritto: “Referendum acqua 2011, il mio voto va rispettato, campagna di obbedienza civile” accanto alla quale erano stati collocati i due fumogeni. Una delegazione è stata ricevuta da un dirigente dell’ufficio del gabinetto del ministero al quale hanno esposto le loro ragioni. “Ma non ha potuto – hanno spiegato – prendere alcun impegno, nemmeno quello di essere ricevuti dal ministro Monti”.
La protesta proseguirà alle 16 e 30, davanti Palazzo Chigi “con pentole e striscioni”. Anche nella capitale, hanno sottolineato, è partita la campagna di “obbedienza civile” perché “dal 21 luglio sulla bolletta deve essere applicato l’esito referendario che cancellava la quota di profitto, a Roma pari al 17% per il 2011 e al 18% per il 2011. Quindi abbiamo aperto degli sportelli nei municipi e dopo il formale reclamo, in assenza di risposte, non paghiamo “il non dovuto della bolletta”.
