Roma, Marino ha ritirato le dimissioni. Causi, Esposito e Sabella lasciano

ROMA. Ci aveva pensato, lo aveva preannunciato e infine l’ha fatto. Il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha firmato la lettera con la quale ritira le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre. Così in una nota il Campidoglio. “Sono assolutamente pronto a confrontarmi con la mia maggioranza, a illustrare quanto fatto, le cose positive, gli errori, la visione per il futuro”, ha detto Marino . “Questa sera come è giusto parlerò con la presidente Baglio e illustrerò, oltre a presentarle la lettera, la mia intenzione di avere una discussione aperta, franca e trasparente nell’Aula Giulio Cesare”.

Marino ha poi replicato al presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone. “Anticorpi ci sono ma vanno valorizzati”, ha evidenziato. “‎A Roma gli anticorpi esistono, questa piazza domenica ne ha visti migliaia presenti. Nella città ce ne sono milioni. Certamente gli anticorpi vanno valorizzati da noi delle istituzioni, perché se in un organismo vivente gli anticorpi vengono annichiliti non potranno svolgere bene la loro funzione”.

Ma per un Sindaco che  rimani, tre assessori se ne vanno. Il suo vice Causi, Esposito e Sabella hanno lasciato i loro incarichi. “Ho appena consegnato la mia lettera di dimissioni dall’incarico di vicesindaco di Roma Capitale”, ha fatto sapere in una nota il vicesindaco di Roma Capitale Marco Causi. Lascia anche l’assessore capitolino ai Trasporti Stefano Esposito che all’Adnkronos dice: “ho già protocollato le mie dimissioni”. “Ho appena consegnato la mia lettera di dimissioni – ha precisato Esposito in una nota – dall’incarico di assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma Capitale”. Se ne va anche l’assessore alla Legalità Alfonso Sabella: “Evidentemente il sindaco ha fatto le sue valutazioni – ha detto a Skytg24 -. Io per lunedì avevo già pagato una ditta di trasloco perché venisse a portare via i miei scatoloni e ora ho speso troppi soldi a causa del Comune di Roma per perdere anche questi. Quindi mi pare che sia abbastanza chiaro, io lunedì torno a fare il magistrato ovviamente. La mia è una valutazione tecnica nel senso che non sarei più in grado di fare approvare i provvedimenti a cui sto lavorando da tanto tempo. L’anomalia di un magistrato in giunta adesso è diventata forte”.

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