Roma, ‘Il Teatro in Città’ con camion-palcoscenico e le sue storie migranti a Tor Bella Monaca, Pietralata, Quarticciolo: ‘Enea in viaggio’

Il Teatro torna di strada. Un teatro itinerante e in trasformazione, fatto di incontri. Enea in viaggio continua il suo percorso con la seconda fase di attività che vede “il Teatro arrivare in Città”: un vero e proprio camion-pal­coscenico con le sue storie migranti si fermerà in 3 periferie romane per 9 giornate di performance e laboratori a Tor Bella Monaca (19, 20 e 21 giugno), Pietralata (1, 2 e 3 luglio) e Quarticciolo (5, 6 e 7 luglio).

Un percorso a tappe per realizzare incursioni nelle strade, nelle piazze, nella quotidianità, con gli attori della Scuola di Perfezionamento del Teatro di Roma e 18 migranti che arriveranno su un camion e approderanno nelle periferie della Capitale, raccontando in tante lingue diverse di un Enea che ci assomiglia. Scenderanno in strada, tracceranno a terra i confini di una città, di una nuova comunità, dove ognuno ha un ruolo, una funzione, necessaria alla collettività. Il pubblico si troverà immerso in questo “viaggio”, fatto di nuovi “approdi”, occasione di incontro-scambio per vivere differenze e reciprocità, con la possibilità di scegliere se fermarsi, sedersi a terra, partecipare al racconto o andare via, tra suoni, racconti e disegni in cui si parlerà in lingue differenti, senza nessun’altra ambizione se non quella di provare a stare qualche minuto insieme, occhi negli occhi, senza paura.

Enea in viaggio è un titolo che parla da sé,  racconta la regista Emanuela Giordano, curatrice del progetto:  ‘Siamo partiti organizzando incontri tra cittadini e giovani migranti. Lo abbiamo fatto perché in questa città si respirava tanta reciproca diffidenza. La diffidenza si trasforma facilmente in paura. La paura è pericolosa, per tutti. Dopo la prima accoglienza, il problema da affrontare è la contiguità, l’esercizio della vicinanza e del reciproco confronto. I ragazzi con cui stiamo lavorando vengono da tutti i paesi del mondo, del mito di Enea e della sua gente, non sapevano nulla, ora la sentono come una storia loro. Enea è un uomo sconfitto che viene da lontano in cerca di una terra dove vivere in pace. È un viaggio nel mediterraneo verso la fondazione di una nuova città, che accoglierà gente proveniente da ogni dove. La leggenda si intreccia con la nostra storia. Il confronto con il mito è diventato strumento per cogliere i temi essenziali del nostro vivere: e se fossimo noi oggi a dover partire? Come ci comporteremmo e che cosa ci aspetteremmo dagli altri? E chi arriva cosa si aspetta da noi? Cosa ci offre, come si propone? Abbiamo pensato che oggi può essere utile ritornare al teatro di strada, un teatro informale, imperfetto, in continua trasformazione a seconda di chi incontra’.

Il camion-palcoscenico segue la prima fase del progetto, che tra maggio e giugno ha programmato laboratori con migranti e attori negli spazi del Teatro Argentina e del Teatro India. Il 9 luglio la ‘Città arriva in Teatro’: non è più il teatro a viaggiare in città, ma è la città ad essere chiamata in teatro con la terza fase del progetto, l’evento conclusivo Atelier dei 200. Un’intera giornata di laboratorio con una performance finale collettiva che porterà 200 cittadini sul palcoscenico del Teatro India (info 06.684.000.346 e prenotazione obbligatoria atelieristi@teatrodiroma.net).

Enea in viaggio è il progetto vincitore del Bando MigrArti 2017 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), realizzato in partenariato con l’Associazione Liberi Nantes e Amref Health Africa – Italia, e in collaborazione con Fondazione Erri De Luca, Ass. K_Alma, Ass. Parsec, Ass. TiPiAttIVi, Comitato Collina di Pietralata, Italia che cambia, Coop Soc Eureka I e Coop CivicoZero. Enea in viaggio si propone come esperimento di intervento artistico e culturale in territori dove risulta complesso il rapporto fra popolazione residente e migranti. L’intento è quello di indagare il tema del viaggio ripercorrendo e contestualizzando il mito di Enea attraverso un percorso di teatro integrato. Un incontro di forte prossimità tra artisti, migranti e cittadini, che utilizza il linguaggio teatrale per favorire processi di integrazione e per incoraggiare una nuova e reciproca conoscenza.

Enea in viaggio

vincitore del Bando MigrArti 2017 del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
regia Emanuela Giordano

con Bakary Dansoko, Idrissa Diallo, Ibrahima Diarouma, Karamba Grassi,

Bazoumana Kone, Aziz Koussube Abdel, Nasir Mohammed, Victor Nosakhare,

Charles Osaro, Lamfia Sidibe’, Alhassane Soumah, Lamin Touray, Rongchao Wang,

con gli attori della Scuola di Perfezionamento del Teatro di Roma Angela Ciaburri, Luisa Casasanta,

Gianluca Pantosti,  Valerio Puppo, Martina Querini, Gabriele Zecchiaroli

e con Tania Garribba e Valentina Minzoni

assistente alla regia Tania Ciletti

coordinamento partner Noemi Caputo

Teatro di Roma in collaborazione con Associazione Liberi Nantes e Amref Health Africa – Italia

Partner di progetto

Amref Healt Africa da 60 anni è la più grande organizzazione sanitaria africana che opera nel continente. Attiva, oltre che in Africa, in Europa, Stati Uniti e Canada, attraverso 11 sedi. In Italia è presente dal 1987. Forti dell’esperienza nelle comunità africane, Amref mantiene uno sguardo attento anche sulla realtà italiana, impegnandosi in percorsi di cittadinanza mondiale nelle scuole, processi di cambiamento, e lavorando nelle periferie della città di Roma e non solo, per riattivare circuiti di cittadinanza e inclusione il teatro si fa partecipazione coinvolgendo l’intera comunità.

 

Liberi Nantes nasce a Roma nel 2007 e attraverso la pratica di discipline sportive (e non solo) mette a disposizione di tutti gli ospiti dei diversi centri d’accoglienza del territorio romano un campo su cui allenarsi e giocare liberamente, attrezzature e abbigliamento sportivo adeguato alle attività in programma, e il sostegno umano, prima ancora che pratico, dei volontari che la compongono e che per primi scendono in campo al fianco di ragazze e ragazzi somali, afghani, libici o senegalesi in cerca della speranza persa oltremare. Liberi Nantes lavora con la quasi totalità dei Centri d’accoglienza della Capitale, grazie ai quali riesce ad avere accesso a migliaia di ragazzi che coinvolge in attività che vanno dal calcio al rugby, dalle escursioni ai corsi di italiano.

 

 

 

 

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