Roma, il cardinale Vallini: ‘Serve una nuova classe dirigente’

La formazione di una nuova classe dirigente nella politica è tra gli argomenti, assieme alle nuove povertà e alle questioni legate all’accoglienza e all’integrazione, della lettera aperta alla città di Roma redatta dal Vicariato. Il testo sarà presentato al Palazzo del Laterano soltanto il 5 novembre, in una conferenza presieduta al mattino dal cardinale Agostino Vallini, vicario di Papa Francesco per la diocesi di Roma. La sera dello stesso giorno, nella basilica di San Giovanni in Laterano, prevista la presentazione della lettera ai rappresentanti delle istituzioni, del mondo dell’università e della scuola, della società civile e al laicato cattolico romano. Sono trascorsi più di vent’anni dal secondo Sinodo diocesano di Roma e la Chiesa dell’Urbe, che non ha mai smesso di manifestare concretamente la consapevolezza della responsabilità di ‘abitare’ la città e di prendersi cura della sua gente, dei suoi problemi e delle sue potenzialità, torna a farlo con una ‘Lettera alla Città’, diretta non solo alla comunità ecclesiale ma anche alle istituzioni, ai cittadini, alle forze vive del territorio. Il documento è il frutto del lavoro maturato in un anno e mezzo nel consiglio pastorale diocesano, l’organismo di consulenza presieduto dal cardinale Agostino Vallini vicario di Papa Francesco per la diocesi di Roma; ed è composto dai vescovi ausiliari, da sacerdoti e religiose e da un gran numero di laici. La ‘Lettera alla Città’, spiega ancora il vicariato, è un nuovo tassello che si inserisce nella costante attenzione della diocesi di Roma per la Capitale. Dopo il Sinodo annunciato da Giovanni Paolo II nel 1986 e aperto dallo stesso Pontefice nel 1992 con l’allora cardinale vicario Camillo Ruini, dopo diversi anni di lavori preparatori coordinati dall’allora cardinale vicario Ugo Poletti e nel 1993, basti pensare alla missione cittadina voluta anch’essa da Giovanni Paolo II in preparazione al Giubileo del 2000 e alla Lettera sul compito urgente dell’educazione scritta da Benedetto XVI nel 2008. Come spiega il cardinale Vallini, in un’intervista al settimanale diocesano ‘Roma Sette’ allegato al quotidiano della Cei ‘Avvenire’, tutto nasce da una riflessione sulla presenza e sulla responsabilità della Chiesa nella città, con l’incarico a una commissione del consiglio pastorale diocesano di preparare questo documento, affinché la città potesse essere stimolata a rinascere, potesse avere una scossa. Un impegno, sottolinea Vallini, che assume una valenza particolare alla vigilia del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco e che chiede di far incarnare il volto della misericordia nella vita della città. Non si tratta di una denuncia, quanto di una analisi della situazione attuale, tiene a precisare il cardinale vicario di Roma, con l’intento di condividere gli affanni della città e con l’invito a ripartire dalle molte risorse religiose e civili presenti a Roma.

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