Roma e ‘Caput Mundi International Burlesque Award’

Il 9 e 10 Febbraio presso Roma Eventi – Piazza di Spagna  si è svolta la quinta edizione del Caput Mundi International Burlesque Award, che ormai da cinque anni è motivo di grande prestigio per Roma, aumentando in ogni edizione l’affluenza di un pubblico sempre più incline al gusto del burlesque.   La manifestazione fortemente voluta dalla direttrice artistica Albadoro Gala e dal direttore creativo Silvio Cossi alla guida della SDC Service, ha portato in Italia e nel cuore di Roma, il meglio delle performer che il panorama burlesque ha da offrire, con ospiti di rilievo mondiale come Mosh e Medianoche, entrambe simbolo di quell’eleganza iconica che caratterizza quest’arte.   Sono state proprio le due dive, insieme al mecenate del burlesque Made in Italy Virgil DeNice, gli esimi giurati del concorso che hanno visto l’elezione della Papessa del Burlesque 2018: La francese Rubis Harley , tra cinque nuove leve (dette newcomers), accuratamente selezionate tra oltre 200 candidature raccolte nel mondo.    Le nuove proposte si sono alternate alle esibizioni degli ospiti provenienti da Libano, Francia, Svizzera, America, Finlandia, Russia. La kermesse condotta dalla poliedrica Marty Maraschino, con il gran ritorno sulle scene dell’istrionico comico e conduttore Gianfranco Phino, entrambi coadiuvati dalla presenza dei performer e disturbatoriAzzurro Fumo e Jesus.   Ad aprire la manifestazione il live swing suonato dalla band Crazy Stompin’Club, espressione moderna di musica d’altri tempi, con un sestetto di maestri accompagnati da tre voci al femminile  Le atmosfere degli anni ruggenti, di Francis Scott Fitzgerald e del suo celebre romanzo Il Grande Gatzby, a cui è liberamente ispirato il festival di burlesque più noto d’Italia, ha invitato il pubblico a partecipare con dress code Anni’20  Il burlesque,  propriarmente ‘burlesco’  è un genere di spettacolo satirico  che nacque in Inghilterra nel XVIII secolo e acquisì durante l’Ottocento caratteristiche più comiche e parodistiche. Importato negli  Stati Uniti  dove venne molto apprezzato, lo spettacolo, a causa delle molteplici trasformazioni, era composto alla fine del XIX secolo da caricature, canzoni e danze di ballerine  che eseguivano anche spogliarelli.   Quindi, col passare del tempo il burlesque ha perso il suo elemento caricaturale divenendo sempre più simile al varietà.  Il periodo aureo del burlesque si può inquadrare dalla fine dell’Ottocento alla prima guerra mondiale, mentre nei decenni seguenti venne introdotto lo strip-tease e aumentarono le esibizioni di nudi scenici. Quindi nel giro di pochi anni, grazie al burlesque divennero celebri i nomi di decine di favolose artiste che sapevano spogliarsi con sensualità ed ironia in dosi ben calibrate: Dixie Evans, Gipsy Rose Lee, Tempest Storn ed altre.Negli anni novanta, sull’onda della moda legata alla cultura vintage, è nato il new-burlesque, da cui viene fatto derivare anche il dark cabaret. I nomi più famosi del panorama contemporaneo di questa forma artistica sono quelli di Immodesty Blaize, Dirty Martini, Julie Atlas Muz, le Pontani Sisters ed altre. Molti divi musicali contemporanei si sono ispirati alla cultura del burlesque per le loro esibizioni: tra di loro Madonna, Christina Aguilera e Gwen Stefani.

Per qualcosa di trasgressivo, oggi, anche  Parigi offre tantissime possibilità per assistere  ad uno spettacolo di burlesque.

Fotografie di Marco Marassi.

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