Roma, aree demaniali occupate, sequestati 9 cantieri lungo il Tevere

I finanzieri del Comando provinciale di Roma, a conclusione di una complessa indagine sulle occupazioni abusive di aree demaniali sulle sponde del Tevere, hanno denunciato 55 persone e sequestrato 9 cantieri e 70 fabbricati sviluppati su oltre 28 mila metri quadrati di terreno demaniale. L’operazione, ribattezzata ‘Fiumara grande’, trae origine da un controllo fiscale, eseguito nel 2014 dal II Gruppo Roma – Lido di Ostia, nei confronti di una societa’ romana operante come rimessaggio, attracco e sosta di natanti da diporto. L’esame dei documenti acquisiti e le successive verifiche presso la Regione Lazio hanno consentito di rilevare che la società, di fatto, esercitava la propria attività in un’area demaniale in assenza di concessione.

I primi risultati sono stati comunicati alla procura di Roma, che ha emesso decreti di ispezione finalizzati all’acquisizione della documentazione e di quanto ritenuto necessario allo sviluppo delle indagini; gli esiti di tali attivita’ hanno permesso, poi, al gip del Tribunale di disporre il sequestro dell’area in questione. Le successive indagini, condotte dalle fiamme gialle di Ostia, sempre sotto la direzione della procura capitolina, in relazione ad altre aree demaniali situate sulle sponde del Tevere, hanno permesso di constatare come la maggior parte delle stesse fosse occupata da soggetti privati per gli usi piu’ diversi, senza alcuna autorizzazione da parte della Regione Lazio. Si e’ arrivati cosi’ a individuare complessivamente oltre 28 mila metri quadrati di aree demaniali abusivamente occupate da abitazioni, capannoni industriali, autofficine, laboratori, ricoveri per attrezzi, rimessaggi per imbarcazioni, pontili attrezzati e, addirittura, in un caso, anche da una attivita’ di discarica a cielo aperto. Sono 49 i procedimenti penali avviati e 55 le persone denunciate, mentre i terreni sono stati restituiti nella disponibilita’ del demanio.

Le successive attività investigative, condotte dalle Fiamme Gialle di Ostia in relazione ad altre aree demaniali situate sulle sponde del fiume Tevere, hanno permesso di constatare come la maggior parte delle stesse fosse occupata da soggetti privati per gli usi più diversi, senza alcuna autorizzazione da parte della Regione Lazio.Le indagini hanno portato così a individuare complessivamente oltre 28 mila metri quadrati di aree demaniali abusivamente occupate da abitazioni, capannoni industriali, autofficine, laboratori, ricoveri per attrezzi, rimessaggi per imbarcazioni, pontili attrezzati e, addirittura, in un caso, anche da una attività di discarica a cielo aperto.Sono 49 i procedimenti penali avviati e 55 le persone denunciate, mentre i terreni sono stati restituiti nella disponibilità del demanio.

 

Circa redazione

Riprova

Messina Denaro, arrestato architetto: prestò l’identità al boss

Un altro duro colpo è stato assestato alla rete che ha protetto Matteo Messina Denaro …

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com