Rinnovo trasporto pubblico locale: la missione del MIMS

Transizione ecologia e ammodernamento del parco autobus destinato al trasporto pubblico locale: dallo scorso gennaio il MIMS ha ordinato circa mille autobus nuovi

MIMS e Consip per il rinnovo del parco autobus per il TPL

Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il MIMS, ha attuato il suo grande piano che mira alla transizione ecologica dei mezzi che fanno parte della rete del trasporto pubblico locale in Italia, oltre che all’ammodernamento del parco bus circolante; il progetto oggi è in piena attuazione.

Indice

Il progetto del MIMS

MIMS e Consip per un trasporto pubblico locale rinnovato

Il progetto del MIMS

A partire dallo scorso mese di gennaio infatti il MIMS ha ordinato circa 1.000 nuovi autobus, servendosi della piattaforma della Consip (che, per chi non lo sapesse, è la centrale acquisti della Pubblica Amministrazione del nostro Paese, e nello specifico si tratta di una vera e propria società per azioni il cui unico azionista è il Ministero dell’Economia e delle Finanze del Governo italiano). Grazie al rapporto di collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e la Consip, molto proficuo e con l’obiettivo di offrire alle amministrazioni regionali e locali uno strumento centralizzato per il rinnovo del parco rotabile, a partire da gennaio 2022 sono stati ordinati 357 autobus attraverso “Accordo quadro Autobus extraurbani 1” e 379 attraverso “Accordo quadro autobus urbani 1”.

A questi si sono aggiunti anche diversi pre-ordini, per un totale che arriva quasi a 1.000 unità. Il 28% degli autobus extraurbani è stato ordinato nella Regione Lazio, il 19% nel Molise, l’11,2% in Calabria, il 10,1% nelle Marche, l’8,4% nel Veneto e il 7% in Sardegna. Gli altri ordini sono suddivisi tra Piemonte, Trentino Alto-Adige, Lombardia, Toscana, Liguria e Veneto. Il 27,2% degli autobus urbani è stato ordinato in Campania, il 23,7% in Sicilia, il 12,4% in Calabria, l’11,3% nel Lazio e il 6,3% in Sardegna, mentre il restante è suddiviso tra Puglia, Lombardia, Piemonte, Liguria, Veneto e Marche (si veda l’allegato sotto riportato).

MIMS e Consip per un trasporto pubblico locale rinnovato

Il coinvolgimento della Consip in questo progetto rende più semplice e immediato il processo di modernizzazione e sostituzione dei veicoli più inquinanti (di categoria Euro 2 ed Euro 3). In particolare, i diversi Accordi quadro danno la possibilità di disporre di più fornitori, di una maggiore ampiezza di gamma e l’opportunità di personalizzare la fornitura.

Sul comunicato stampa del Ministero si segnala anche la possibilità di accedere, a partire dallo scorso 28 luglio e dopo soli 3 mesi dalla pubblicazione, all’”Accordo Quadro multifornitore” per la fornitura di Autobus a metano, a valere sul Fondo Nazionale Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (600 milioni di euro) e sul programma React-UE della UE (175 milioni di euro). In tale ambito vengono messi a disposizione degli enti territoriali più di 1.000 nuovi mezzi di diverse dimensioni (di questi oltre 800 sono alimentati a metano compresso CNG e circa 200 a metano liquido LNG) da utilizzare in Italia per il trasporto pubblico extraurbano e suburbano. Entro la fine dell’anno verrà attivata una gara che simile per la fornitura di autobus elettrici a batteria.

Come sappiamo, il progetto di transizione ecologia e ammodernamento dei veicoli ormai coinvolge tutti gli ambiti della mobilità. Abbiamo parlato di recente della decisione dell’Europa di passare a una mobilità totalmente elettrica a partire dal 2035, per questo in Italia – Paese in cui ancora siamo troppo indietro a livello di infrastrutture per la ricarica dei veicoli a zero emissioni – è necessario “darsi una mossa”. E non è tutto: anche il parco auto circolante nel nostro Paese è troppo vecchio, uno dei più datati dell’UE, e servono delle misure e degli incentivi per rinnovarlo, visto che quelli attivati sinora purtroppo non bastano.

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