Rimbalza sui Social la notizia della morte di Rita Borsellino” ma è di un anno fa!

Dilaga in questi giorni, esattamente dal 18 settembre, nuovamente l’annuncio della fine di Rita Borsellino.. ma è accaduto il 15 agosto 2018!
Continuano a moltiplicarsi nelle ultime ore i post su Twitter e Facebook sulla scomparsa di Rita Borsellino. E sono davvero in molti ad avere condiviso articoli con la notizia della sua dipartita, senza però rendersi conto della data degli articoli… Moltissimi i commenti di cordoglio, gli smile in lacrime. Salvo accorgersi della gaffe e cancellare in fretta la condivisione. Idem per i commenti dei soliti disinformatiGià ad aprile 2019 si è verificato su Twitter e Facebook un fenomeno analogo: in tanti avevano condiviso la notizia senza verificare che Rita aveva lasciato questo mondo già diversi mesi prima. Dal 18 di questo mese ecco che ricominciano i post e le condivisioni. Sono davvero tanti i messaggi di addio alla sorella del famoso giudice antimafia, diventato un simbolo nella lotta a Cosa Nostra, come lei stessa, pure schierata apertamente da sempre contro la Piovra e ogni forma di sopruso e impegnata in politica.
Così abbiamo deciso di ricordarla nuovamente anche noi, ripercorrendo le tappe della sua vita, come abbiamo fatto il 15 agosto dell’anno scorso.
Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo trucidato nella strage di via d’Amelio, si è spenta all’età di 73 anni a Palermo, nel pomeriggio appunto del 15 agosto 2018, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Civico, dopo una lunga malattia che l’ha provata duramente.
Farmacista, madre di tre figli, è stata impegnata in prima fila nelle lotte alle mafie, in particolare nell’epoca della rivolta dopo le stragi e in ambito civile e sociale, oltre che in ambito politico. Da quando è venuto a mancare il fratello Paolo, ha sempre lottato affinché si arrivasse alla verità sulla sua morte. Dopo un’esperienza di dieci anni come vicepresidente di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, nel 2006 accettò si candidarsi nel centrosinistra, alla presidenza della Regione siciliana, dopo avere vinto le primarie. La sfida al governatore uscente Salvatore Cuffaro si risolse con la conferma di quest’ultimo, anche se la Borsellino riscosse il 41% dei consensiNel 2009 fu eletta europarlamentare. Tre anni dopo la sconfitta alle primarie per sindaco di Palermo, dopo un testa a testa con il vincente Fabrizio Ferrandelli.
Nel febbraio 2018 è deceduto il marito, Renato Fiore.
Stanca soprattutto fisicamente, ma sempre presente, il 19 luglio 2018, nel ventiseiesimo anniversario della strage di via D’Amelio, fu protagonista di un accorato intervento che si trasformò in un fermo appello ai concittadini e agli italiani, nel quale affermò che il modo migliore per portare avanti gli ideali di giustizia del fratello era l’impegno quotidiano di ciascuno per riuscire a ottenere la verità.
Schiva di notorietà, Rita Borsellino si ritrovò proiettata sotto i riflettori in occasione dell’uccisione del fratello Paolo e degli agenti della sua scorta. La sua vita è stata segnata dalla bomba di via D’Amelio. In più occasioni, ha ricordato come iniziò il suo percorso civile la sera stessa della strage: <<Andai a trovare mia madre a casa del suo cardiologo e lei mi disse: “Vai dalle mamme degli agenti che sono morti con Paolo e cerca di capire di cosa hanno bisogno”. Io sono sempre stata timidissima, ma da quel momento ho cominciato a partecipare ai dibattiti, ad andare nelle scuole, per non disperdere un messaggio. Quando, a fine 1994, mi chiamò don Ciotti per aderire a Libera, cambiò la mia vita. Io, che non avevo viaggiato mai da sola, cominciai un lungo giro d’Europa per parlare di legalità>>.
Parlando della sua scelta legata a quel tragico 19 luglio 1992:  “Sul viso di mio fratello Paolo c’era ancora il sorriso. Quel sorriso per me è stata la chiave che mi ha spinto a far diventare la testimonianza per la legalità l’attività più importante della mia vita”.
Molte le testimonianze di cordoglio. I funerali si tennero a Palermo nella chiesa Madonna della Provvidenza-Don Orione.
Di lei oggi ricordiamo con il popolo di Twitter e di Facebook l’impegno sino alla fine, nella ricerca della verità sulla strage di via d’Amelio, e il suo appello, che non dovremmo dimenticare, affinché piena luce sia finalmente fatta.
Teresa Lucianelli

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