Continuano a oltranza le ricerche di superstiti nell’Hotel Rigopiano, travolto mercoledì da una valanga. Dei 10 già individuati ieri, 9 sono stati estratti vivi durante i soccorsi. Non si conoscono, al momento, le condizioni della decima persona, nè se questa sia effettivamente sopravvissuta. Quattro superstiti sono stati tirati fuori tra stanotte e la mattinata, ma la speranza è accesa anche per i 23 dispersi. Intanto sono state identificate tutte e cinque le vittime. Il piccolo Edoardo Di Carlo, salvato e ricoverato in ospedale, dopo aver perso la mamma Nadia Acconciamessa (il cui corpo è stato riconosciuto nel pomeriggio) è rimasto anche senza il papà Sebastiano Di Carlo, dato per disperso fino alla tarda serata, poi riconosciuto.

I vigili del fuoco hanno confermato che da sotto la neve arrivano altri ‘segnali’. Il bilancio dei morti accertati sale intanto a 5, tutte identificate. Ieri il miracolo quando, dopo 43 ore di silenzio, i soccorritori hanno individuato e tratto in salvo la moglie di Giampiero Parete – il primo a dare l’allarme – e i due figli: i primi sopravvissuti tirati fuori dalla neve. Le storie dei superstiti sono drammatiche. ‘Tenevo mia moglie per mano, poi non mi ha più risposto’, ha raccontato Giampaolo Matrone, uno degli ultimi salvati, mentre a Farindola continuano incessanti le ricerche, ostacolate da neve e nebbia.

 

La cronaca minuto per minuto

00.40 – Lo continuano a ripetere tutti, come un mantra: “c’è ancora speranza”. Ma la verità è che dopo il miracolo dell’altro eri, quelle voci che imploravano aiuto (“Siamo qui, siamo qui”) sull’albergo sommerso di neve è sceso di nuovo il silenzio. Ma si continua a scavare.

23.49 –  Sono state riconosciute altre due vittime: Sebastiano Di Carlo, 49 anni e Barbara Nobilio, di 51 anni, anch’essa di Loreto Apritino.

20,19 – La pm di Pescara Cristina Tedeschini dichiara: “E’ una ferita grande per l’Abruzzo, questi sono morti nostri”

19.35 – Il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico comprende la rabbia dei familiari dei dispersi: ‘Hanno ragione, soffrono, vivono condizioni di ansia che merita comprensione da parte di tutti. Dobbiamo imparare a rispettarli’.

18.23 – Francesca Bronzi, sopravvissuta, racconta: ‘Ero con Stefano al buio, in uno spazio piccolissimo, senza acqua e senza cibo. Molte persone erano nella sala garden, noi nella sala camino e i bambini nella sala biliardo’.

18.09 – Bollettino medico del direttore sanitario dell’ospedale di Pescara, Rossano Di Luzio: ‘Le condizioni della persona operata sono discrete ed è sottoposto a monitoraggio continuo per la valutazione di alcuni parametri. Gli altri stanno tutti bene. Da lunedì, eccetto che per lui, verranno valutate le probabili dimissioni. I bambini saranno trasferiti presto in pediatria’.

17.58 – Il Comune di Farindola querela Charlie Hebdo per la vignetta choc sulla tragedia.

17.39 – E’ Nadia Acconciamessa la terza vittima identificata: è la mamma di Edoardo Di Carlo, ricoverato in ospedale, e moglie di Sebastiano Di Carlo, ancora disperso.

16.44 – Finora i primi cadaveri rintracciati presentano quasi tutti traumi da compressione o schiacciamento, secondo i soccorritori simili a quelli di un terremoto. Escluso il primo corpo estratto, gli altri sono stati ritrovati all’interno in stanze o intercapedini: bisogna tener conto che la valanga ha schiacciato il tetto sui due piani della struttura.

16.07 – I corpi di tre persone ritrovate sotto le macerie sono arrivate all’obitorio dell’ospedale di Pescara. Sulle salme sono in corso accertamenti medico legali. Anche i corpi delle altre due vittime ritrovate sono nella struttura.

15.23 – ‘Francesca chiede di Stefano’. Lo dice il padre di Stefano Feniello, tra i dispersi, che riferisce di aver parlato con i genitori di Francesca Bronzi, fidanzata del giovane, ricoverata all’ospedale di Pescara in buone condizioni. Se chiede di mio figlio – racconta il padre del ragazzo – immagino che non sappia cosa sia accaduto a Stefano. I due fidanzati erano nell’hotel per festeggiare il compleanno del giovane.

14.51 – La Protezione Civile ha contattato direttamente Quotidiano.net: ‘Fabrizio Curcio non ha mai detto che ci sono altre due persone vive da estrarre, come riportato da alcune agenzie. Al momento sono state tratte in salvo dall’albergo 9 persone, le vittime sono 5 e i dispersi 23’.

14.29 – Le tute da sci indossate per la partenza e mezza bottiglietta d’acqua hanno aiutato Adriana Vranceanu e i due figli Gianfilippo e Ludovica Parete, a resistere prima dell’arrivo dei soccorsi.

14.15 – Allarme valanghe in Abruzzo: emessa un’allerta 4 (su 5).

13.30 – La Prefettura di Pescara dà il numero dei dispersi: sono 23. Si tratta comunque di una lista soggetta a continue verifiche.

12.20 – L’ultimo dei superstiti estratti vivi si chiama Giampaolo Matrone, 34 anni, ed è di Monterotondo (Roma). E’ stato operato con sucesso, le sue condizioni sono discrete. Matrone ha raccontato gli ultimi istanti sotto la neve. Era mano nella mano con la moglie, Valentina Cicioni, (foto sotto) fino a quando i vigili del fuoco lo hanno salvato. ‘Le parlavo per tenerla sveglia perché volevo che rimanesse sempre vigile. La chiamavo, poi a un certo punto non l’ho sentita più e ho capito che mi stava lasciando’. Vicino a lui, Matrone ha raccontato di un’altra donna che non dava segnali di vita. 

11.56 – Il direttore sanitario dell’ospedale di Pescara, Rossano Di Luzio, definisce ‘buone’ le condizioni dei superstiti dell’hotel Rigopiano. Solo uno è in sala operatoria per un intervento chirurgico al braccio destro.

10.55 – Il cadavere di un uomo è stato recuperato dai soccorritori sotto le macerie. Si tratta del terzo corpo senza vita estratto tra la notte e stamani. Il bilancio ufficiale delle vittime sale dunque a cinque.

10.53 – “Abbiamo altri segnali da sotto la neve e le macerie, stiamo verificando. Potrebbero essere persone vive, ma anche le strutture dell’albergo che si muovono sotto il peso della neve”, ha detto il dirigente dei vigili del fuoco Alberto Maiolo al centro operativo di Penne (Pescara) – Dobbiamo muoverci con molta cautela perché lo stato dei luoghi è pericoloso anche per noi”.

10.46 – Una fitta nebbia avvolge il Gran Sasso e impedisce il volo degli elicotteri sull’hotel.

10.46 – “Ciao zio…”. Sono le prime parole che Samuel Di Michelangelo, 7 anni, ha detto allo zio Alessandro, agente della Digos di Chieti, che ieri l’ha scortato con i soccorritori nell’ospedale di Pescara. “Gli ho chiesto ‘vengono mamma e papà?’ – racconta l’agente – e lui ha fatto sì con la testa. Ma gli psicologi mi hanno subito bloccato, e spiegato che i bambini sotto choc possono annullare uno spazio temporale nella loro memoria”.

9.58 – La neve è tornata a cadere su Farindola, sia nel corso della notte che in queste ore. I soccorsi proseguono comunque senza sosta.

9.45 – Sono arrivati all’ospedale di Pescara le quattro persone estratte vive dalle macerie dell’Hotel Rigopiano.

8.00 – Gabriele D’Angelo, cameriere dell’hotel Rigopiano, e Alessandro Giancaterino, capo dei camerieri e del bar dell’albergo, sono le due vittime finora identificate dai soccorritori.

7.54 – Sale a quattro – due donne e due uomini – il bilancio ufficiale dei morti: i soccorritori hanno infatti trovato fra le macerie il corpo di una seconda donna, dopo quella individuata all’alba.

7.37  – I soccorritori hanno estratto viva una quarta persona dalle macerie dell’hotel Rigopiano. Si tratta di un uomo, che sarebbe ferito.

6.00 – Sale a tre il bilancio ufficiale delle vittime: i vigili del fuoco hanno trovato il corpo di una donna – ancora non identificato – tra le macerie dell’albergo. Si è anche appreso che sono due donne e un uomo le tre persone estratte dai vigili del fuoco dalle macerie.

4.00 – Estratte tre persone vive sulle altre cinque individuate. Si tratta di due uomini e una donna.

2.00 – Sarebbero ancora una ventina le persone che si pensa siano disperse. Il numero è suggerito ai soccorritori dalle indicazioni finora venute da congiunti di persone che erano all’interno del resort.

00.55 – Arrivano altre voci da sotto le macerie dell’hotel Rigopiano, diverse da quelle delle 5 persone già individuate da ore, ma ancora da recuperare. Lo riferiscono soccorritori impegnati nelle operazioni che proseguiranno senza sosta per tutta la notte. Le voci però non sono state ancora localizzate nella struttura.