Riforme, via libera della Camera alla mozione della maggioranza

Ok della Camera alla mozione presentata dalla maggioranza che indica il percorso per le riforme costituzionali.  La proposta è stata approvata con 436 voti a favore, 134 no e otto astenuti.

Respinta invece con 400 no e 139 sì la mozione presentata da Roberto Giachetti che chiedeva l’immediata abolizione del Porcellum e il ritorno al sistema elettorale del Mattarellum. Gli astenuti sono stati nove.

“Al percorso costituzionale è legata questa vita della legislatura”, ha dichiarato il premier Letta durante il suo intervento alla Camera.

No a Mozione Giachetti. Ma Giachetti non fa marcia indietro . Nonostante il voto contrario della Camera, è ancora convinto della possibilità di poter tornare al Matterellum: “Dò la mia piena adesione alla maggioranza ma riproverò ad abolire il Porcellum magari con maggior fantasia di oggi”.

Ok a mozione Lega Nord. Con le precisazioni che erano state chieste in sede di replica dal presidente del Consiglio, Enrico Letta, la Camera ha approvato con 441 sì, 138 no e un astenuto, la mozione della Lega Nord sul percorso di riforma della Costituzione.

Respinta mozione Sel. La Camera, in due distinte votazioni, ha respinto le mozioni di Sel e del M5S sul percorso per le riforme costituzionali. Il documento di Sel è stato respinto con 547 no e 33 sì. Quello del Movimento 5 Stelle, che era in parte precluso, ha raccolto 476 no e 103 sì.

Quagliariello: “Oggi inizia percorso modernizzazione democrazia”. “Ha avuto inizio oggi nelle aule del Parlamento un percorso di modernizzazione della nostra democrazia”. E’ quanto ha dichiarato il ministro per le Riforme costituzionali Gaetano Quagliariello. “Il governo – prosegue – onorerà il mandato ricevuto dalla Camera e dal Senato per quanto di propria competenza, e sosterrà con convinzione il lavoro delle Camere per dare all’Italia istituzioni più autorevoli e più efficienti. Ciò in ossequio al testimone che i padri costituenti lasciarono alle successive generazioni, e con la consapevolezza – conclude Quagliariello – che uno Stato che funziona è il primo antidoto alla crisi economica e di sovranità in cui versa il nostro Paese”.

Epifani: “No al voto con questa legge elettorale”. “Il Pd, tutto il Pd non vuole più tornare a votare con questa legge elettorale”. Lo ha detto il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, nelle dichiarazioni di voto alla Camera sulle mozioni riguardanti le riforme. “Le parole non cancellano i fatti – ha ammonito Epifani – che vanno avanti per loro conto. Solo le scelte orientano i processi e solo attraverso essi ricostruiscono il rapporto tra cittadini e istituzioni. Questo – ha concluso – è un impegno di serietà di fronte a Paese”.

 

 

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