Contestazione dei Senatori del Movimento 5 Stelle dopo il gesto volgare da parte del Senatore Lucio Barani (primo da destra), durante le votazioni sugli emendamenti della Riforma Costituzionale, in aula del Senato, Roma, 2 ottobre 2015. ANSA/GIORGIO ONORATI

Riforme, gesti osceni di Barani e scoppia la bagarre nell’Aula del Senato

Il senatore di Ala Lucio Barani fa gestacci osceni nell’Aula del Senato alla senatrice del M5S Barbara Lezzi e scoppia la bagarre in Aula. Secondo la descrizione che fa dell’accaduto il senatore Aldo di Biagio si sarebbe trattato del mimo di un rapporto di sesso orale. Paola Taverna (M5S) si appella al presidente Grasso affinché intervenga contro Barani e gli faccia chiedere scusa. Molte senatrici prendono la parola contro Barani e Grasso sospende la seduta per capire come si siano svolti i fatti. A sollevare la questione è stata Paola Taverna (M5s) che ha accusato Barani di aver fatto un gesto osceno verso la collega Barbara Lezzi: ‘Mi vergogno a rifarlo’, dice con voce alterata e, rivolta a Barani, urla ‘porco maiale’. Il presidente Grasso chiede allora spiegazioni a Barani, che però nega: ‘Io ho solo detto che dopo che avevano interrotto il senatore Falanga, ora lo abbiamo fatto parlare. Se loro lo vogliono interpretare male e vogliono buttarla in rissa. Se è stato interpretato male io mi scuso’. Ma la vicenda non si chiude qui. Il capogruppo di M5s attacca: ‘Questa gente quella cosa la riceverebbe davvero fuori di qui, ma dal popolo’. Finalmente Grasso dà la parola a Barbara Lezzi, che indignata, insiste sul gesto volgare e scurrile che avrebbe compiuto il capogruppo di Ala: ‘Quando chiederà scusa, riprenderemo, senno’ di Costituzione non si parla. Chieda scusa’. L’aula è in subbuglio e anche altre senatrici di altri gruppi attaccano Barani. Erika Rossi della Lega spiega di aver visto il gestaccio e invita con fermezza a chiedere scusa. Ma Barani si trincera dietro la propria onorabilità: ‘Non ho fatto alcun gesto, ripete. A questo punto è Cinzia Bonfrisco, che con Barani ha condiviso la militanza nel Psi, a incalzare: ‘L’aula deve essere difesa, non deve essere un bivacco. Io prego il senatore Barani di chiedere formalmente scusa per questo gesto inqualificabile. E poi alzando il tono della voce lo apostrofa: ‘E si tolga quel garofano, che Barani porta sempre nel taschino della giacca, che fa rivoltare nella tomba i socialisti. Togliti quel garofano che sei un pagliaccio’. Anche la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli (Pd), stigmatizza l’accaduto e avanza una richiesta a Grasso: ‘Il Consiglio di presidenza valuti, gesti e parole spesso offensive che in questa aula vengono rivolte alle donne’. Grasso assicura che convocherà il Consiglio di presidenza, luogo deputato per la materia disciplinare, dove verificare in maniera documentato l’accaduto. Ma è costretto a sospendere per dieci minuti i lavori per far calmare gli animi. ‘D’ora in poi, visto che l’escalation e arrivata al punto di minare la civile convivenza, il rigore sarà assoluto’, annunciando la convocazione dell’ufficio di presidenza per lunedì alle 13, per esaminare il gesto osceno di Barani. Con 176 no, 120 sì e 4 astenuti viene respinto nell’Aula del Senato l’emendamento soppressivo dell’articolo 2 sulla composizione ed elezione del Senato del ddl Boschi. Firmato da Andrea Marcucci (Pd) era stato ritirato e fatto proprio dal M5S. ‘Se dovesse passare questo emendamento soppressivo dell’art.2’,   aveva detto la Finocchiaro ci sarebbe un effetto preclusivo dell’intera riforma. 

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