Si conclude positivamente l’incontro del Ministro del Lavoro Elsa Fornero con le parti sociali. Perché, se risulta ancora difficile parlare di cifre in merito alla riforma, garanzie sembrano invece esserci per quanto riguarda le risorse. A garantirle, il premier Mario Monti che ha così reso possibile la proroga del regime di cassa integrazione fino al 2016, quello sì.
Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, e il Ministro del lavoro Elsa Fornero, ha convocato a Palazzo Chigi le Parti Sociali per martedì 20 marzo alle ore 15.30.
“Il Governo ha sempre considerato la riforma del mercato del lavoro una priorità della sua azione nonché uno strumento essenziale per offrire nuovo impulso alla crescita del Paese”e auspica un “pieno accordo entro marzo”. E’ quanto si legge in una nota della presidenza del Consiglio.
Riforma del lavoro: accordo vicino- Una vera e propria ventata di ottimismo quella portata dal Presidente del Consiglio, che ha così dato una svolta all’incontro del ministro Fornero con i sindacati. Ed infatti, proprio l’ipotesi di rinviare al 2016 l’entrata a regime del nuovo sistema, con la copertura finanziaria per il periodo di transizione che dovrebbe arrivare dai fondi regionali, insieme alle concessioni sugli esodati e su un meccanismo che dovrebbe rendere più difficoltoso il ricorso a tipologie di contratti precari, hanno favorito un clima positivo con i sindacati.
Ed in merito alle cifre, il Ministro dell’Economia precisa che “c’è tutta la volontà, garantita ai massimi livelli, di assicurare le risorse necessarie perchè la riforma su cui si troverà l’accordo, se sarà una riforma di qualità come vuole il governo, possa funzionare”. Oltre ovviamente alla garanzia che nella fase di transizione ci saranno i fondi necessari per far fronte alle crisi aziendali. Tanto che oltre all’ottimismo dei sindacati, si registra quello dei segretari della maggioranza. Per Pier Ferdinando Casini un accordo sul lavoro non solo è possibile “ma credo che si avvicini. Sono fiducioso”.
Positivo anche Pierluigi Bersani che “vede spiragli di luce in fondo alla trattativa”, ed invita tutti a “stare zitti”, in modo tale da non compromettere un confronto che sembra ormai prossimo alla conclusione positiva. Il segretario Pd è, ovviamente, tra i più interessati ad una conclusione felice del negoziato, da mesi si spende in una trattativa parallela tra Governo e parti sociali e anche oggi ha visto il leader Cisl Raffaele Bonanni. Prima del vertice di maggioranza il leader Pd vedrà anche Uil, Cgil e Rete imprese. Poi andrà da Monti a chiedere soprattutto una cosa: che si chiuda un accordo.
Un viatico positivo per il vertice di Monti con i segretari della maggioranza, convocato per stasera a palazzo Chigi. Che si unisce alla rapida approvazione a sorpresa della ratifica della Convenzione di Strasburgo sulla corruzione, anch’esso leggibile come segnale distensivo. Restano però le distanze tra i partiti sulla Rai, e si aggiunge un altro tema spinoso, quello della modifica alla norma sulle commissioni bancarie.