Renzi tra Sovrintendenza e statue coperte

Parlando con i giornalisti al termine della visita di Rouhani al Colosseo Franceschini ha definito incomprensibile la decisione di coprire le statue e ha detto che né lui né Renzi ne erano al corrente. L’affermazione è spudoratamente falsa e viene smentita dalla Sovrintendenza: ‘La misura non è stata decisa da noi, è stata una organizzazione di Palazzo Chigi e gestirla e non la nostra’. Ricordiamo che a Firenze, durante la visita dello sceicco Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, ospite del premier, era stata coperta una scultura di Jeff Koons: ‘Il calco di un nudo del periodo greco-romano sul quale l’artista era intervenuto con una sfera azzurra e uno specchio’. Tutto per un falso senso di pudicizia e di rispetto nei confronti della fede islamica dell’illustre ospite. A  poco più di tre mesi, il fatto si ripete in proporzioni maggiori con tanto di scusanti false dei nostri governanti. La visita di Ruohani era stata preparata da tempo in ogni dettaglio per ricevere  una nutritissima schiera di accompagnatori, tra ministri, manager e dirigenti di società pubbliche, con cui sottoscrivere contratti opulenti per le aziende dei due Paesi, tutto studiato nei minimi dettagli, percorsi, pranzi, cene, visite particolari, scambi di doni, per santificare l’evento e rendere onore al presidente iraniano, che pure si porta dietro una scia di orrore, di morti ammazzati, di violenze inaudite e di odio antisemita nel nome di Allah. Ora si cercherà di intrappolare qualche esponente del cerimoniale, come specchio di un modo di pensare servile e compiacente. Il bello è che Rouhani e il suo staff hanno fatto sapere di non aver avanzato nessuna richiesta di coprire le statue. Chi sta al vertice del nostro Paese è, quindi, assolutamente priva di dignità. A Palazzo Chigi danno l’impressione di aver già individuato il colpevole. L’inchiesta interna ha infatti un solo bersaglio che si chiama Ilva Sapora, che è il capo del cerimoniale. A lei il segretario generale della presidenza Paolo Aquilanti si è rivolto per avere una descrizione dettagliata delle modalità organizzative della visita del presidente iraniano Hassan Rouhani, compreso il passaggio ai Musei Capitolini dove le sculture classiche con parti del corpo nude sono state imballate. Come si difenderà il capo del cerimoniale? Con grande cortesia, ha affidato a un suo collaboratore poche parole: ‘Preferisco tacere per sensibilità istituzionale e per rispettare la mia etica del lavoro’. Qualcosa comincia a filtrare perché con una ricostruzione appare che il ministro della Cultura avesse spiegato le richieste dei delegati di Rouhani: ‘Il presidente iraniano non aveva problemi a passare nel corridoio con quei nudi. Ma temeva che una fotografia lo immortalasse accanto alle statue. Per questo ha chiesto la copertura’. A questo punto mentono Renzi, Franceschini e lo stesso Rouhani…

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