epa08131302 Leader of Italian party Italia Viva, Matteo Renzi, attends the Raiuno Italian tv program Porta a porta conducted by Italian journalist Bruno Vespa, Rome, Italy, 15 January 2020. EPA/RICCARDO ANTIMIANI

Renzi tra decreto rilancio e condivisione con la maggioranza

‘Ieri è stato approvato il Decreto Rilancio. Ci sono 55 miliardi da spendere bene. E bisogna farlo sapendo che stiamo indebitando in modo significativo le nuove generazioni. Non bisogna sprecare nemmeno un centesimo. E neanche un secondo: la burocrazia va messa in quarantena. Noi siamo felici per alcuni interventi, a cominciare dall’Irap, frutto dell’impegno di Italia Viva. Ma il punto adesso è correre, correre, correre.  Sono 55 i miliardi di nuovo debito ma bisogna essere pragmatici, è un robusto e indispensabile cerotto sulle ferite del Paese, causate dalla più grave crisi economica del dopoguerra. Serve poi altro per far ripartire l’economia. A cominciare dal piano shock per rilanciare le infrastrutture e dal taglio sulle tasse.Su questo rivendichiamo la battaglia, all’inizio fatta contro l’ostilità di tutti, per tagliare l’IRAP. Una scelta giusta che va completata azzerandola per tutto l’anno’, affermano Matteo Renzi e Ettore Rosato: ‘Il Piano Shock è per noi il punto chiave anche per capire come lavorare insieme a una maggioranza con la quale abbiamo molti elementi di divisione. Italia Viva ha incontrato il Premier Conte e gli ha consegnato il nostro messaggio per il futuro. Nelle prossime ore, capiremo dal Presidente del Consiglio se, sui punti che abbiamo posto, possiamo camminare insieme. Sbloccare i cantieri per evitare la distruzione di altri posti di lavoro è la priorità, per noi’.

La notizia relativa ai 55 miliardi del Decreto Rilancio è positiva, a patto che stavolta i soldi arrivino davvero a tutti e soprattutto in tempi rapidi, perché gli italiani non possono più aspettare dopo mesi di lockdown. Tra le pagine del dl c’è però un aspetto del quale quasi nessuno parla: ‘Ma è possibile che nessuno si sia reso conto del fatto che nel decreto è previsto il prolungamento sino a gennaio 2021 dello stato di emergenza? Non che faccia una grandissima differenza, se si considera che il governo lo aveva prolungato già a gennaio senza però fare nulla per evitare di essere poi travolto dal virus tra fine febbraio e inizio marzo. Il vero problema del decreto  è che è privo di una visione di Paese. Assomiglia a un milleproroghe dove c’è dentro di tutto, ma non è un progetto che guarda al futuro’.

Alcuni imprenditori del settore Turismo  segnalano che, stando alle bozze, il 90% del bonus vacanze andrebbe anticipato dall’albergatore, a cui poi spetterebbe un rimborso della quota tramite credito d’imposta. Così vale quello che vale. Questo – aggiunge Salvini – è il momento di ricostruire, su nuovi principi, le mura del Paese Italia, con un grande abbattimento di burocrazia e tasse nel nome del ‘Pagare meno, pagare tutti’.

‘Il Parlamento ha autorizzato il Governo a spendere in deficit 80 miliardi per fronteggiare l’emergenza. Conte non dovrebbe raccontarci quante risorse spenderà, ma quando arriveranno a famiglie e imprese’, affemala leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, su Facebook.

M olti italiani affermano che tra le centinaia di pagine da cui è composto il decreto non ci sia nemmeno una misura che corrisponda alle loro esigenze: è quanto emerso da un sondaggio di Emg Acqua andato in onda nella trasmissione Agorà su Rai 3. Oltre alle opinioni dei cittadini rispetto agli ultimi provvedimenti del governo per contrastare la crisi economica innescata dalla pandemia, le rilevazioni hanno anche indagato le intenzioni di voto a oggi, 14 maggio 2020: viene confermato il continuo calo della Lega, che pur rimanendo il primo partito in Italia è l’unica forza politica a perdere consensi questa settimana. Ma vediamo nello specifico che domande sono state rivolte agli italiani.

Le misure e i benefici economici inseriti nel decreto Rilancio sono numerosi, ma il 64% dei cittadini afferma che non ce ne sia nemmeno una che corrisponde alle sue esigenze. Solo il 18% degli intervistati sostiene invece che tra i provvedimenti del governo, ce ne siano anche alcuni che li vede coinvolti. Rispetto ai bonus messi a disposizione, è ancora presto per dire quanti italiani ne faranno richiesta. Nel frattempo, però il 63% dice che non utilizzerà il bonus per l’acquisto di una bicicletta: solo l’11% approfitterà dello sconto per comprare una bici o un monopattino, sia elettrici che non, in modo da alleggerire il traffico sui mezzi di trasporto pubblico, specialmente nelle grandi città. La maggior parte degli intervistati, però, si dice d’accordo sull’introduzione del reddito di emergenza: il 51% considera giusta una proposta di questo tipo dopo due mesi di lockdown che hanno gravato economicamente su tantissime persone, mentre solo il 27% ne è contrario.

Per quanto riguarda invece le intenzione di voto, se gli italiani fossero chiamati oggi, 14 maggio 2020, alle urne sceglierebbero per la maggioranza il partito di Matteo Salvini. La Lega si riconferma la prima forza politica al 27,3% anche se questa settimana perde lo 0,6% dei consensi. Il Partito democratico, invece, cresce dal 20,7% al 20,8%, stabile come secondo partito. Al terzo posto troviamo il Movimento Cinque Stelle: con 0,3 punti percentuali rispetto alla settimana scorsa, i pentastellati crescono al 15,4%. Di seguito Fratelli d’Italia, che con il 14,2% è sempre più vicino ad essere il terzo partito nel Paese. Con il 6,6%, in leggero aumento rispetto a una settimana fa, c’è Forza Italia, seguita da Italia Viva che rimane invece stabile al 5%.

Nessun cambiamento sostanziale per quanto riguarda la fiducia nel leader: al primo posto c’è sempre Giuseppe Conte con 45 punti, in crescita sulla scorsa settimana. Al secondo posto, stabile, troviamo Giorgia Meloni con un punteggio di 36. In calo, come il suo partito, Matteo Salvini è al terzo gradino del podio con 34 punti. A seguire Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi con rispettivamente 24, 21, 19 e 10 punti: i consensi per il ministro degli Esteri e per il leader di Forza Italia rimangono stabili, mentre per il segretario dem e il leader di Italia Viva sono in leggera crescita. Infine, per quanto riguarda la fiducia nel governo, il 45% degli intervistati riporta di non fidarsi del governo giallo-rosso, mentre il 36% sottolinea il proprio consenso all’esecutivo. Entrambi questi indici sono invariati rispetto a sette giorni fa.

Arianna Manzi

 

 

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