Con la trasformazione del Senato in Camera delle autonomie locali si può risparmiare un miliardo di euro. Se i senatori Cinque Stelle sono d’accordo lo facciamo domani. Se Grillo rifiutasse dovrei pensare che non riesce a convincere i suoi senatori a firmare una legge che serve a cancellare le loro 60 poltrone”. Così il segretario del Pd Matteo Renzi, in un’intervista al Fatto quotidiano, lancia una proposta a Beppe Grillo e al Movimento cinque stelle.
“La madre di tutte le battaglie – afferma Renzi a proposito delle riforme – è la trasformazione del Senato in Camera delle autonomie locali. Basterebbe un sì dei senatori Cinque stelle e cambiamo la storia italiana. Ma loro nicchiano, chissà perché…”. Per il neosegretario democratico, “una parte del Pd e tutto Ncd dicono: non possiamo abolire il Senato, facciamo una elezione di secondo grado. Io la penso diversamente: se sei presidente di una Regione o sindaco, sei automaticamente senatore, senza indennità aggiuntive. E in Senato puoi esprimere il tuo parere solo sulle materie, quelle che riguardano gli enti locali. Finisce il bicameralismo perfetto e macchina burocratica drasticamente semplificata. Non capisco come Grillo possa dire di no: chiedere l’abolizione tout court del Senato è il modo migliore per non ottenere nulla”.