Uscita dalla porta, l’Aula di palazzo Madama del Senato, la proposta di legge sui vitalizi, a prima firma Matteo Richetti, prova a rientrare dalla finestra, nella Manovra.  Renzi, ritiene,  insieme alla polemica sulle banche,  la ‘guerra’ sui vitalizi un asset fondamentale da sventolare durante la campagna elettorale. Non foss’altro perché i 5 Stelle ci faranno sopra una campagna martellante. E così, con un inedito asse, sia il Pd sia i grillini hanno presentato due emendamenti per inserire la ‘legge Richetti’ nella manovra che è alla Camera. Difficile però che una proposta di modifica di questo tipo possa superare il vaglio dell’ammissibilità degli uffici di Montecitorio, prima ancora che dell’Aula, spiega un dem ferrato sulla materia. Il presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, ne sta gestendo i lavori, ma siamo solo agli inizi: gli emendamenti sono oltre 6mila.

Ambienti della commissione spiegano che si entrerà nel vivo solo il 13 dicembre, il che vuol dire che in Aula il testo finale non arriverà prima del 20 dicembre e notano pure che difficilmente gli uffici della Camera daranno l’ok a materie che già il Senato ha definito inammissibili.

Renzi annuncia che il suo viaggio in treno per l’Italia diventerà presto un libro e un film e che, il 16 dicembre, i dem terranno a Reggio Emilia un’iniziativa con Gentiloni,  ministri e amministratori locali ‘in nome del Tricolore’. Una dimostrazione dell’asse tra l’attuale premier e il leader Pd, che ieri su Twitter ha accolto con toni amichevoli un suggerimento di Carlo Calenda. Per quanto riguarda le alleanze, Renzi si limita a dire ai suoi che ‘senza D’Alema e tutti gli altri, noi saremo più forti’.